Lettera di richiesta anticipo Tfr: come inviare il modulo

Viste le difficoltà nell'affrontare la vita e le spese di tutti i giorni, moltissime persone sono costrette a fare una richiesta di anticipo Tfr. L’invio di una lettera e del modulo per ottenere un anticipo sul Tfr dalla propria azienda è una pratica che sta diventando comune; tanto che oggi anche noi di salvadanaio.info, abbiamo deciso di indicarvi le linee guida per inviare una lettera formale, in modo da richiedere l’anticipo del Tfr al proprio datore di lavoro.

Bisogna tenere in considerazione però che non tutti possono fare richiesta ed inoltre non tutti possono avvalersene. Per questo cercheremo di rispondere alle domande che ci sono state poste: a cosa bisogna fare attenzione durante la richiesta? Quali sono le giuste motivazioni per poter fare la richiesta di anticipo Tfr? Come si fa a richiedere il Tfr anticipato? A chi ci si deve rivolgere e/o come si invia una lettera per fare domanda?


Cos’è il TFR per il lavoratore?


Il Tfr, indicato anche come trattamento di fine rapporto è secondo (articolo 2120) il codice civile una liquidazione o appunto una buonuscita dal proprio lavoro. Esso viene offerto sotto forma di soldi dal proprio datore di lavoro, ogni qualvolta un dipendente cessa il proprio rapporto o contratto lavorativo. In questo caso l’ottenimento del Tfr è un diritto che spetta al lavoratore e che può avvenire durante un licenziamento, una cessione del contratto, dalle dimissioni o una volta andati in pensione. Per questo motivo ogni dipendente ha il pieno diritto di ottenere il proprio Tfr durante la richiesta, se fatta nei giusti termini. Oltre al fatto di calcolare la giusta retribuzione del Tfr che si deve ricevere, oppure pagare il mutuo casa con l’anticipo del trattamento di fine rapporto.


Come inviare il modulo di richiesta anticipo Tfr


Prima dell’invio del modulo o lettera al datore di lavoro è giusto sapere che l’anticipo sul Tfr può essere richiesto una volta sola e con una somma massima pari al 70% di quella attualmente maturata sul proprio trattamento di fine rapporto. Possono fare richiesta solo i lavoratori aventi almeno 8 anni di lavoro presso la stessa azienda (sia privato che pubblico). Nel caso vogliate aumentare il limite massimo, potete farlo solamente contattando gli uffici della vostra sede lavorativa.


Oltre a quanto indicato, avere un anticipo del Tfr è possibile solamente se si utilizzano le seguenti motivazioni: nuovi corsi di formazioni, acquisto di una nuova abitazione, costruzione di un immobile o ristrutturazione dello stesso, aggiornamenti lavorativi aziendali, congedi per maternità, terapie, interventi chirurgici, elevate spese mediche e cosi via dicendo…

Lettera di richiesta anticipo Tfr: come scriverla


Come potete vedere abbiamo deciso di aggiungere un modello tfr fac-simile, di come dovrebbe essere scritta la lettera da inviare al proprio datore di lavoro per la richiesta anticipata del Tfr. Tale lettera una volta scaricata (da “QUI” avrete modo di scaricare il modulo precompilato) dovrà essere compilata in ogni sua parte e successivamente spedita con raccomandata A/R presso la sede amministrativa di lavoro o consegnata direttamente al capo di persona.



Inoltre, in base a quanto indicato precedentemente è necessario allegare ad ogni documento inviato una copia del motivo per il quale si ha deciso di fare domanda per il Tfr; come ad esempio: una certificazione medica in caso di operazioni o cure ospedaliere e copia del rogito se si ha comprato un nuovo appartamento o 1° casa. Ad ogni fotocopia di motivazione dovrà inoltre essere allegata la certificazione notarile, con tanto di firma sull'atto dell’operazione compiuta.

Quietanza liberatoria di fine rapporto: Esempio

Per concludere vi facciamo anche un esempio per quanto riguarda la Quietanza liberatoria. Per essa, bisogna indicare che: Il sottoscritto “Mario Rossi”, nato a (Milano) il 31/03/2016, residente a (Bergamo) in via Padova n°15, dichiara di ricevere in data odierna, da: “Luigi Verdi” la somma di € 4.000 a saldo di quanto gli spetta per effetto della cessazione del rapporto di lavoro, e di non avere dalla stessa azienda più nient’altro da pretendere. Per questo motivo rilascio una quietanza liberatoria per confermare il tutto.

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