Accesso civico cos'è + differenza con accesso agli atti

Cos'è accesso civico? Il diritto di accesso civico non è altro che un diritto messo in atto da chiunque lo ritiene necessario, al fine di poter richiedere ed ottenere i documenti, le informazioni e di dati di cui la PA non ne ha emesso le pubblicazioni. Questo quindi è un diritto in quanto per legge è obbligatorio esporre i vari documenti e soprattutto perché non è necessaria nessuna motivazione per poterlo richiedere. Ricordo che tutti infatti posso fare domanda gratuitamente per esercitare il diritto di accesso civico in Italia.

Purtroppo non tutti sanno che la legge vigente obbliga alla Pubblica Amministrazione a pubblicare tutte le informazioni riguardanti il diritto di accesso civico e diritto di accesso amministrativo sulle pagine dei propri siti istituzionali. Quindi proprio per questo motivo è nato il potete dei cittadini nel poter richiedere informazioni dettagliate + la possibilità di accesso ai dati “dove omessi” gratuitamente.

Dovendo fare un esempio semplice per capire esattamente cos'è il diritto di accesso civico; possiamo prendere in esame la normativa sulla trasparenza. Infatti se tra gli obblighi presenti esiste quello di presentare obbligatoriamente il CV dei dirigenti pubblici che vi lavorano; si dovrà dunque provvedere a sistemare il tutto. Per farlo è necessario segnalare il Curriculum Vitae del dirigente pubblico mancante all'elenco e una volta fatto ciò si potrà quindi richiedere la sua pubblicazione online. Questo passaggio come ho già indicato può essere messo in atto da chiunque lo ritenga necessario.

Cos'è l’accesso civico e cos'è il diritto di accesso agli atti?


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Qui consiglio di fare attenzione a non mettere sullo stesso piano le due cose, in quanto sono ben distinte tra di loro. In molti si confondono quando vedono scritto: diritto di accesso civico e diritto di accesso agli atti, scambiandoli solitamente per la stessa cosa. Ricorda che per esercitare il diritto di accesso civico non serve essere interessati al tipo di informazione richiesta; infatti può essere fatta domanda da tutti senza motivazione di fondo. Mente se doveste considerare il diritto di accesso agli atti, bisogna ricordarsi di possedere il potere di esercitare una verifica legittima una volta fatta richiesta. In poche parole? Deve essere al 100% interessato nei confronti del documento che sta richiedendo.

Dove presentare la domanda per esercitare il diritto di accesso civico


richiesta di accesso civico cittadino
Per praticare il diritto di accesso civico è consigliato presentare la richiesta presso il Responsabile della trasparenza o in alternativa al titolare del potere sostitutivo (anche se sarebbe meglio farlo sono in caso di mancanza della stessa). La domanda può essere fatta tramite gli appositi moduli online precompilati e una volta eseguita la compilazione spediti tramite posta elettronica (email), tramite fax, mediante posta ordinaria o consegnati all'URP.

Ricordatevi che il diritto di accesso civico è quindi diverso dal diritto di accesso amministrativo, per quanto bisogna stare attenti durante la proposta e richiesta di informazioni; soprattutto se si fa domanda all'istituto Anac. Esso non ha le giuste competenze nell'esercitare questo tipo di accesso, ma solo la capacità ed autorità di assicurare l’efficacia dell’istituto all'accesso civico.

Per chi non lo sapesse infatti il servizio Anac, indicato anche come servizio anticorruzione è l’unico strumento valido nel nostro paese, in grado di provvedere alla trasparenza amministrativa per ovviare i problemi della corruzione e risolvere così di conseguenza tutte le divergenze dell’azione amministrativa. Per concludere aggiungo che l'Autorità nazionale anticorruzione (ente indipendente in Italia) è davvero un punto di riferimento importante per il nostro paese visto che si prende carico “per ogni settore” di controllare qualsiasi elemento possa sviluppare nel tempo operazioni corruttive. In questo modo essa provvede in poco tempo a sistemare le cose, evitando così di aggravare la situazione e in modo da non far ricadere il tutto sulle spalle delle ditte, aziende, imprese e cittadini italiani.

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