Aprire una masseria, quanto costa?

Dopo le varie opportunità viste per aprire una nuova attività in proprio, oggi cercherò di spiegarvi come aprire una masseria in Italia e soprattutto quanto costa realizzarla e mantenerla attiva.

La masseria per chi non lo sapesse è una piccola/media azienda controllata dal contadino, detto massaro, dove fin dai tempi dell’antichità costituiva una vera e propria cassaforte. Moltissimi anni fa infatti, essa serviva principalmente agli aristocratici per riempirsi le taste, in quanto alimentava notevolmente le loro rendite.

Le masserie quindi non erano altro che delle ditte agricole abitate e gestite dai proprietari terrieri, dove all’interno vivevano anche i contadini. La masseria era costituita da stanze signorili, alloggi per i contadini, stalle per gli animali, depositi per i foraggi e depositi per i raccolti.

Per chi vuole aprire una masseria deve tenere in considerazione lo spazio, più è ampio più si avrà la possibilità di gestire qualcosa di buono e redditizio. Infatti le masserie anche se molto diverse da com’erano una volta, hanno tenuto il loro aspetto come in passato, portando con se la tradizione mediterranea.

Lo schema di una masseria è principalmente costituito da una casa avente una corte agricola voluminosa, delimitata da un recinto, all’interno di un muro alto e fortificato. All’interno della fortificazione è presente uno spazio, detto cortile di corte, che poi si utilizzerà per la costruzione della casa, degli edifici di lavoro e dei depositi.

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Aprire una masseria: Costruzione e realizzazione


Come si può aver notato, le masserie per essere attive e ben disposte devono godere di ampio spazio e vero non è più come una volta, dove le masserie per poter essere sicure dovevano avere un alto fortificato; adesso le mura sono meno spesse/possenti e addirittura molti le sostituiscono completamente con le recinzioni, per ottimizzare i costi. A differenza del XIX e XX secolo, adesso le masserie hanno perso il loro senso di guadagno e realtà; infatti per molti masseria significa guadagno e tranquillità, come se fosse una sorta di agriturismo/B&B, dove andare a ricollocarsi nei momenti di stress ad al contempo guadagnare offrendo vitto e alloggio alla gente.

Adesso come adesso aprire una masseria è molto più semplice, soprattutto per chi l’avuto in eredità dai nonni o parenti. In questo caso l’unica cosa da fare è rimetterla a nuovo con una ristrutturazione. Molti proprietari prediligono la possibilità di trasformare le masserie ereditate in ville patronali, da utilizzare per le vacanze come residenza estiva, altri per trasformarle in bed & breakfast e altri ancora per adattarle a locali di lavoro per il personale agricolo, al fine di continuare a guadagnare nel campo agricolo.

La costruzione e realizzazione di una masseria è davvero semplice, le più comuni presentano infatti solo poche finestre e sbocchi di luce rivolti verso l’esterno. Oltre a questo sono presenti anche le caditoie:

Utilizzate come sistema di drenaggio per le acque che scorrono in superficie, al fine di convogliarle nella rete fognaria pluviale presente sotto al piano campagna. Tra il XIX e XX secolo le caditoie erano utilizzate anche per altri scopi, come ad esempio quello di protezione; infatti come dice la parola stessa: “cade” venivano usate per far cadere delle pietre dai muri perimetrali della struttura per evitare di impedire l’ingresso all’interno dei locali della casa.

Per l’ingresso ora viene per lo più utilizzato un cancello in ferro battuto o di natura moderna in acciaio; mentre nell’antichità (le masserie che hanno conservato lo stile ancora oggi offrono tale bellezza) erano presenti due ingressi:


  • Uno piccolo, detto portone d’accesso (dal quale potevano entrare i proprietari e le famiglie del massaro a piedi)
  • Una grande e robusta fatta tutta in legno (incorporata, dove una volta aperta si poteva entrare con i cavalli e le carrozze)
  • Attualmente viene utilizzato per lo più il portone grande, dove viene mantenuto aperto per lo spostamento del bestiame, lo scaricamento e caricamento delle merci.


In passato la struttura della masseria è predisposta in questo modo:


  • Piani alti – vivevano i proprietari insieme alle loro famiglie. Da qui il padrone di casa controllava il lavoro dei contadini.
  • Piani bassi – vivevano i contadini con le loro famiglie. Esse venivano usati anche come depositi per le provviste e attrezzi.
  • Cortile – vivevano i cavalli, i muli, i polli, i conigli, i volatili e qualsiasi altro animale d’allevamento. Tutti all’interno di stalle e locali appositi.


Nel presente la struttura è stata modificata in questo modo:


  • Piani alti – vive il massaro/contadino/proprietario con la sua famiglia, utilizzando la casa come struttura per le sue vacanze, reggia patronale o business.
  • Piani bassi – utilizzati come deposito per le provviste del bestiame o struttura ricettiva per l’accoglienza di clienti che desiderano degustare le prelibatezze del luogo.
  • Cortile – vivono gli animali da fattoria (in stalle e/o capannoni appositi) per il pascolo. In più sono costruite piccole strutture per il deposito materiali e altro.


Avviare una masseria: tutte le variabili da calcolare


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Aprire una masseria potrebbe sembrare facile, se si pensa solo al lato costruttivo, ma purtroppo non è così facile come sembra. Per essere certi di non fare cavolate, bisogna calcolare molte variabili: dove la si vuole costruire, se conviene costruirla in quel punto, è meglio risanarne una vecchia, cosa si vuole allevare in fattoria, quanto la si vuole grande la masseria, a chi richiedere i finanziamenti per la startup, di quanto personale si ha bisogno e chi ci deve lavorare all’interno.




La prima cosa da fare è creare un progetto sicuro per far andare il lavoro sempre al meglio e per questo bisogna calcolare le opportunità, le operazioni, i problemi e i costi. Ogni mossa la si dovrà fare analizzando le proprie finanze, quelle di mercato e ciò che si vorrà fare in futuro.

Quindi cosa fare?

Se la fattoria/masseria è in buono stato si potrà optare semplicemente per una restaurazione, gestione del bestiame e costruzione degli alloggi. In caso invece non dovesse essere messa bene, sarà opportuno effettuare una bonifica del terreno, sistemare le zone dismesse e richiedere dei permessi di costruzione.

La cosa ideale sarebbe quella di controllare tutti questi fattori:


  • Analizzare il terreno e il clima del luogo, va bene per la coltivazione e gli animali? Tieni presente che il terreno sarà il cibo degli animali e la casa dei tuoi ortaggi che vorrai coltivare, per questo è opportuno che sia messo al meglio.
  • Controlla i rilievi del terreno e analizza insieme ad una persona esperta le carte topografiche. Questa analisi ti permetterà di capire se il terreno è meglio per l’allevamento del bestiame, per la coltivazione o per entrambi.
  • Prima di fare qualcosa (soprattutto se si desidera allevare il bestiame) controlla se il terreno presenta dei problemi. Ad esempio in questo caso i problemi riguardano principalmente le piante velenose o delle specie di erbe tossiche.
  • Prima dell’acquisto recati presso l’ufficio Comunale e chiedi informazioni a proposito delle condizioni climatiche avvenute nel corso degli anni presso la zona di tuo interesse. In questo modo eviterai, ad esempio, di ritrovarti tra le mani un posto sempre allagato per via delle forte piogge o sempre devastato per via delle grandinate.
  • Sempre prima di comprare la masseria, in caso non la si avesse ricevuta in regalo o in eredità da qualcuno, è opportuno andare a fare una chiacchierata con i vicini e rendersi conto di come tira il vento. Ad esempio è giusto sapere se e come seminare, quali tipi di piante, ortaggi e alberi da frutto è meglio piantare, quando raccogliere e cosi via dicendo…
  • Fatto ciò è essenziale anche capire se la zona è giusta per avviare un’attività per il pascolo del bestiame. Per farlo basta richiedere una nuova analisi del terreno come indicato in precedenza; però fallo solo se realmente non conosci la zona e dopo aver parlato con gli altri pastori e fattori.

Come risparmiare sull'acquisto degli animali

Quando scegli gli animali per la tua fattoria/masseria cerca sempre di prendere uno solo maschio per varie femmine. Ad esempio non serve prendere un mucchio di tori per un mucchio di mucche, basta semplicemente prendere un solo toro per 40/50 mucche. La stessa cosa vale anche per i maiali, ad esempio 10/20 scrofe, basta un solo verro e per 10/20 pecore, può bastare un solo montone.

In ogni occasione è necessario ottimizzare per alleviare i costi e in questo caso si potrebbe optare per diverse possibilità. Ad esempio un modo per risparmiare è utilizzare l’inseminazione artificiale, oppure chiedere in prestito un animale maschio al proprio vicino/allevatore. In poche parole cerca sempre di risolvere i problemi esistenti, amplia gli orizzonti con nuove idee e si propenso ai cambiamenti futuri.

Capitale per aprire una masseria: quanto costa una fattoria?


Il capitale utilizzabile per aprire una masseria è molto vario, visto che si può partire da un minimo di 5.000 euro (se già si possiede la maggior parte dei macchinari), ad un intermezzo di 100.000 euro (per chi vuole ampliare la ditta o rimodernare la struttura) e fino ad arrivare a un milione di euro (per chi vuole costruire la masseria da nuova e comprare i macchinari) di capitale per il nuovo. Ad ogni modo qualsiasi sia la spesa che si deve sborsare è giusto saper che si può contare sempre sugli investimenti statali, in caso si voglia creare una Startup, oppure nei finanziamenti per i giovani imprenditori.

Ciò che bisogna fare però è stare sempre attenti al capitale investito, controllare le finanze e investire solo ciò che “purtroppo” si potrebbe perdere, ma mai investire più di quanto non si possiede!

Ad esempio se si vuole risparmiare sui costi, basta contattare una ditta edilizia specializzata e richiedere 2 diversi preventivi:


  1. Il primo preventivo potrebbe riguardare solo le riparazioni degli impianti, le demolizioni dei ruderi e ristrutturazioni degli edifici esistenti.
  2. Il secondo invece potrebbe riguardare la costruzione totale della struttura a nuovo + il costo dell’attrezzatura in generale che serve.


Logicamente anche nella prima opzione sono necessari i macchinari e a volte conviene acquistarli da nuovi, invece di perdere tempo a riparare quelli vecchi ormai usurati dal tempo. Ad ogni modo anche le macchin per coltivare, seminare e controllare il bestiame hanno un costo; anzi per lo più delle volte sono proprio loro a gonfiare i costi finali e le spese da sostenere. L’alternativa in questo caso è optare per qualcosa di già controllato ed aggiustato, magari in vendita dal nostro vicino/fattore.

Oltre a tutto questo si dovrà poi badare a mantenere sempre verdi i campi per il pascolo (creare il giusto habitat per gli animali), a sistemare le recinzioni, a capire come gestire la masseria, controllare gli impianti dell’acqua potabile, controllare gli impianti dell’acqua per gli animali e il cibo da dare ad essi. In più per chi opta per la possibilità di avviare anche una parte riguardante la ristorazione e il B&B dovrà valutare anche i costi per i forni, i frigoriferi, il personale, la produzione del cibo e cosi via dicendo…




Cosa serve per avviare una masseria (fattoria e azienda agricola)

Sicuramente, come possiamo aver ben capito serve senza ombra di dubbio un grande terreno. Secondo gli esperti del settore, per aprire una fattoria, masseria o azienda agricola è necessario possedere almeno 3,5 ettari di terreno, sul quale operare. Il tutto dev’essere organizzato al dettaglio e dal punto di vista pratico è necessario avere:


  • Un deposito degli attrezzi e del materiale di uso comune (macchinari e oggetti a mano);
  • Una cella frigorifera di capienza molto ampia ad uso industriale per conservare il cibo;
  • Angoli di terreno dove coltivare verdure e ortaggi (principalmente per estiva e primaverile);
  • Angoli di terreno dove piantare alberi da frutta (frutteto con varie tipologie di frutta);
  • Delle serre per la coltivazione in qualsiasi periodo (principalmente per la stagione invernale);
  • Un sistema di irrigazione a goccia, capace di ricoprire un’area della masseria elevata;
  • Evita di prendere materiale e animali malandati. Ricorda che la salute viene pria di tutto;
  • Compra sempre animali buoni e attivi per rendere la tua attività redditizia e sicura;
  • Capannone per l’allevamento e sistemazione notturna degli animali di grossa taglia (maiali);
  • Recinto per l’allevamento e sistemazione degli animali di piccola taglia (ad esempio: galline);
  • Assunzione di personale esterno esperto (contadini), oppure componenti famigliari;
  • Ottimi fertilizzanti per il terreno, pesticidi e erbicidi per la purificazione dell’area;
  • Area ristoro e banco vendita per l’acquisto dei prodotti locali presenti in masseria.


Consigli finali per mantenere una masseria attiva

Cerca sempre di iniziare con le tue forze, andando gradualmente e senza chiedere prestiti alle banche, altrimenti potresti rischiare la bancarotta. Se proprio non rischi con le tue forze prova a richiedere allo Stato dei prestiti a fondo perduto o dei finanziamenti agevolati per l’avvio di attività in proprio o franchising. Evita di partire subito in quinta, fai passare un tot di anni, prima di ampliarti, approfitta sempre delle occasioni e nel caso non dovessi riuscire inizialmente, prova ad optare per una struttura in affitto, contattando i massari della zona.




Evita l’acquisto di macchine di ultima generazione, saranno anche migliori, ma fidati che finirai subito i tuoi soldi per acquistarle e mantenerle. Esistono molti portali, come ad esempio le aste mobili che ti consentono di comprare macchinari ad un prezzo stracciato, dove molte delle volte sono anche messi bene.

Prima di fare qualcosa, parla con la gente, chiedi consigli e controlla il mercato. Cerca di capire come vendere, quando vendere, perché vendere e soprattutto cosa vendere alla clientela. Una volta aperta l’attività di masseria sicuramente i guadagni saranno bassi, ma non farti influenzare da questo. Se le cose vengono fatte con cautela e secondo i giusti metodi, fidati che i profitti arriveranno e cosa più importante il tuo conto non andrà mai in rosso.

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