Bonus Bebè 2025: requisiti, importi e novità

Bonus Bebè 2025: requisiti, importi e novità

Anche nel 2025 il bonus bebè torna al centro dell’attenzione delle neomamme italiane. Con le recenti misure introdotte dal Governo, e la conferma da parte del Ministero dell’Economia, è stato rinnovato anche per quest’anno il bonus bebè, accanto alle già esistenti agevolazioni fiscali.

Ma chi può richiedere il bonus bebè nel 2025 e quali sono i requisiti?

Attualmente possono richiedere il bonus tutte le neomamme (anche adottive) con reddito familiare ISEE entro i limiti previsti, attualmente fissati a 30.000 euro per il bonus base e 15.000 euro per il bonus maggiorato.

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Come richiedere il bonus bebè 2025?


Tutte le mamme che hanno avuto un bambino (o lo hanno adottato) nel corso del 2025 possono presentare domanda per ricevere il bonus bebè.

Il contributo prevede un’erogazione mensile fino a 160 euro (in base all’ISEE) per un massimo di 12 mensilità. La richiesta va inoltrata all’INPS, tramite portale ufficiale accedendo con SPID, CIE o CNS. Per maggiori info su come accedere, consulta la guida: Domanda INPS e registrazione.

Durata e importo del bonus bebè


Il bonus ha una durata massima di 12 mesi (fino al compimento del primo anno di vita o del primo anno dall’adozione) e varia in base all’ISEE:
  • ISEE fino a 15.000 euro: 160 euro al mese
  • ISEE tra 15.001 e 30.000 euro: 80 euro al mese
Il bonus è cumulabile con altri incentivi alla natalità, salvo diversa indicazione nei bandi regionali o comunali.

I fondi saranno sufficienti?


Negli anni passati, i fondi hanno coperto solo una parte delle domande. Nel 2025 lo Stato ha stanziato oltre 1,5 miliardi di euro, ma con una media di 400.000 nuovi nati l’anno (inclusi i bambini adottati), non è detto che tutti possano ricevere il contributo.

Per questo motivo è fondamentale presentare la domanda tempestivamente. Chi prima presenta la richiesta, più ha possibilità di ricevere il contributo.

Cosa ne pensi del bonus bebè 2025? È giusto che le risorse siano limitate e che non tutte le famiglie riescano ad accedere a questo importante supporto?

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