Scadenza Certificazione Unica 2017 | Ritardi e sanzioni CUD

Con la nuova CU - certificazione unica sui redditi 2017, purtroppo non è ammesso commettere ritardi, nella compilazione e consegna del modello CUD. Pena sanzioni! Infatti in caso di ritardo, sono previste sanzioni pesanti per tutti i contribuenti. Quindi cosa fare per non pagare multe inutili?

Per evitare le sanzioni sulla certificazione unica 2017, sarebbe stato giusto eseguire tutto per tempo, ma per via del lavoro o di altre problematiche che ogni giorno colpiscono moltissimi italiani e sempre un disastro fare tutto per tempo. Il giorno della scadenza è passato e quindi cosa succede a chi ha presentato il vecchio modello CUD in ritardo?

Il problema dei ritardi secondo l’Agenzia delle Entrate è un disagio che bisognava cercare di evitare, in quanto adesso è tutto collegato; infatti al vecchio CUD è collegata la nuova certificazione unica 2016 e ad essa il nuovo modello 730 precompilato. Quindi in caso di ritardi, mancanza di dati o documenti non consegnati si rovinerebbe tutto il lavoro fatto in questi mesi per velocizzare le verifiche, i controlli e tutto il resto.


Certificazione Unica 2017 scadenza (data emissione modello)



Come sappiamo i sostituti d’imposta * usano il modello della certificazione Unica 2017 per “certificare” dichiarare se i redditi del lavoro dipendente, assimilati, autonomo, provvigioni o qualsiasi altro reddito sia corrisponde alla verità. La CU2017 dev’essere consegnata al percettore entro la fine di marzo 2017, utilizzando il modello sintetico (data esatta: 31/03/2017).

Mentre la CU2017 per chi la consegnerà all’Agenzia delle Entrate, dovrà svolgere lo stesso procedimento, ma consegnando il tutto per via telematica entro il 7 marzo 2017, utilizzando il modello ordinario (data esatta: 07/03/2017). Per maggiori informazioni, sulle date o relativi aggiornamenti dell’ultimo momento, basta consultare da: “QUI” il sito ufficiale dell’agenzia delle entrate.


CUD - Ritardi e sanzioni Certificazione Unica redditi 2017



Scadenza-Certificazione-Unica-Ritardi-sanzioni-CUD


Proprio per questo motivo nel caso si siano verificati ritardi, mancata esposizione o invio del modulo CU 2017, si dovrà (se non già pagata) pagare una multa pari a 100 euro. A partire da quest’anno la dichiarazione dei redditi 2017 e presentazione del modello CU, dove essere portata a termine entro il 7 marzo 2017.

Ricordo che nel caso abbiate deciso di richiedere o inviare una nuova comunicazione (logicamente per tempo), che attestava di voler fare una correzione dei dati del modello; allora la multa non vi sarà accreditata.

Il tutto logicamente se eseguito nell'arco di tempo proposto dall'Agenzia delle Entrate, cioè: entro cinque giorni massimi dalla scadenza del 7 marzo 2017, quindi, fino al 12 marzo 2017. Dopo tale data ogni modello inviato, verrà archiviato tra le note: "Ritardo e sanzioni".




CUD 2017 (Certificazione Unica - CU) non inviato, cosa succede?



Purtroppo, non è possibile non inviare la Certificazione Unica. Quindi in un caso o nell'altro e/o anche in caso di una sanzione già erogata, bisognerà ugualmente inviare la propria dichiarazione dei redditi. Il tutto anche dopo la scadenza massima indicata.

L'unico problema è che non sarà possibile in alcun modo avvalersi del ravvedimento operoso. Il motivo è molto semplice, i tempi di consegna, controllo ed elaborazione non sono attualmente compatibili.

Per quanto motivo durante l’invio della certificazione, non si potrà richiedere il ravvedimento, in quanto i moduli precompilati, non rispettano i vari istituti non rispettato gli stessi tempi per il ravvedimento operoso.


Leggi anche =>    Cos'è il ravvedimento operoso? Guida completa + significato e definizione



Modelli da inviare e da leggere, anche in caso di ritardo


* Sostituti d’imposta per la dichiarazione dei redditi


I soggetti privati e pubblici, indicati anche come: "sostituti d’imposta", visto che sostituiscono al 100% il contribuente stesso a riguardo dell’amministrazione finanziaria; dovranno anche loro seguire le nuove norme.

Essi, operano trattenendo i salari, le imposte, le pensioni e tutti gli altri compensi/redditi che sono stati erogati, per poi versare il tutto in un secondo momento "autonomamente" allo Stato.

Con la nuova legge, anche loro hanno subito qualche cambiamento a riguardo dei redditi 2016/2017. Infatti il sostituto di imposta, ha dovuto presentare e compilare solo un modello dei redditi (all'interno di esso dovrà indicare i redditi del lavoro dipendente + tutti gli assimilati) nel quale aggiungere tutti i dati presenti sul CUD e quelli riguardanti la Certificazione Unica 2017.

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