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Ravvedimento operoso 2017: excel online e scadenza

Con la legge di stabilità, anche il Ravvedimento operoso 2017 è cambiato, introducendo importanti novità per tutti i contribuenti italiani, che necessitano di sistemare i propri errori fiscali o mancanze di pagamenti dei tributi.

Con le nuove leggi adesso si potranno versare entro un determinato limite di tempo i tributi non pagati, regolarizzando di conseguenza gli errori commessi.

In questo modo si riceverà una sanzione minore da pagare, commisurata in base agli interessi, che “purtroppo” verranno calcolati di giorno in giorno fino al momento del saldo finale del tributo non pagato. Il tutto verrà calcolato in base al tasso legale attualmente in vigore, riguardante il Ravvedimento operoso 2017.


Leggi anche la guida =>    Cosa significa Ravvedimento Operoso (Definizione + Guida al dettaglio)


La situazioni di impedimento sono cambiate e per questo motivo, se prima i contribuenti potevano richiedere il ravvedimento operoso, solamente se l’inosservanza (problema di accertamento fiscale) non era già stata segnalata o meglio non erano state avviate delle pratiche d’ispezione da parte del fisco.

Adesso il contribuente potrà avvalersi del ravvedimento operoso 2017, anche se è presente un controllo del fisco; il tutto lo si potrà accertare, analizzando le leggi aggiunte alla legge di stabilità 2016, presenti nell'articolo 44, commi, 11 e 12.

Oltre a queste novità, sono stati inseriti dei nuovi criteri di valutazione, per chi erroneamente commette errori e cerca di risanarli nel lasso di tempo indicato.

Scadenze Ravvedimento operoso 2017

Scadenza-ravvedimento-operoso-excel-online

Per chi non lo sapesse le scadenze in passato erano suddivise in tre categorie:

Ravvedimento sprint;
Ravvedimento breve;
Ravvedimento lungo.


Adesso sono state aggiunte altre 3 tipologie di scaglioni, che sono:

Ravvedimento intermedio;
Ravvedimento molto lungo – fino a due anni;
Ravvedimento lunghissimo – oltre due anni.


Specifichiamo nel dettaglio tutte le opzioni e operazioni che bisogna svolgere a riguardo delle sanzioni sul ravvedimento operoso 2017, più tutte le scadenze che bisogna rispettare:

Ravvedimento sprint – attuabile nei primi quattordici giorni dalla violazione; la sanzione sarà pari ad 1/10 del minimo x 1/15 per giorno di ritardo, cioè dello 0,10%. Il ravvedimento sprint è applicabile su tutti i tributi con violazione sui versamenti.

Ravvedimento breve – attuabile dopo il quindicesimo giorno, fino al trentesimo giorno dalla violazione; la sanzione sarà pari ad 1/10 del minimo, cioè pari al 1,5%. Il ravvedimento breve è applicabile su tutti i tributi con violazione sui versamenti.

Ravvedimento lungo – attuabile fino al novantesimo giorno dalla violazione (o durante la dichiarazione dei redditi); la sanzione sarà pari ad 1/9 del minimo. Il ravvedimento lungo è applicabile su tutti i tributi. percentuale  1,67%.

Ravvedimento intermedio – attuabile dal novantunesimo giorno dell’anno che si ha commesso la mancanza di pagamento (o con modello F24 per tributi durante la dichiarazione di fine anno); la sanzione sarà pari ad 1/8 del minimo, su tutti i tributi. Percentuale 3,75%.

Ravvedimento molto lungo – attuabile entro due anni; la sanzione sarà pari ad 1/7 del minimo, cioè pari al 4,29%. Il ravvedimento molto lungo è applicabile solamente sui tributi amministrativi dell’Agenzia delle Entrate.

Ravvedimento lunghissimo – attuabile dopo i due anni; la sanzione sarà pari ad 1/6 del minimo, cioè pari al 5%. Il ravvedimento lunghissimo è applicabile solamente sui tributi amministrativi dell’Agenzia delle Entrate.

Cambiamento del tasso legale sul nuovo Ravvedimento operoso

Dall'inizio del 2016 e con la nuova legge di stabilità è stato deciso di cambiare anche il tasso legale, portato a quota 0,2%. Tutto ciò è cambiato ancora nel 2017, portanto la quota iva del tasso interessi legai allo 0,1%.

Quindi posso concludere dicendo che, secondo il mio punto di vista, queste nuove regole potranno agevolare il sistema, consentendo di evitare la sanzione massima (pari al 30%) in caso di accertamento fiscale.

La sanzione massima dovrà essere pagata, solo se il fisco ritiene opportuno applicare tale canone, per via di una notifica di accertamento al contribuente.

Sanzioni-ravvedimento-operoso-2017


[AGGIORNAMENTO 2017] Ravvedimento operoso 2017 Excel software online


Qui di seguito avrete modo di scaricare il nuovo ed aggiornato foglio di calcolo Excel, con gli interessi legali aggiornati al tasso 0,2% per tutto l’anno 2016. Dopo tale data, cioè da inizio gennaio 2017, invece il tasso legale passerà allo 0,1%.

Il programma di calcolo Excel aiuta i contribuenti a calcolare i dati del regime sanzionatorio per i crediti versati in ritardo; in modo da capire esattamente come operare e quali sono le multe da pagare. Per eseguire il download del file, basta cliccare “QUI”. Mentre per un esempio pratico, vi consiglio di leggere quanto segue:

La formula che bisogna mettere in pratica per effettuare il calcolo del ravvedimento operoso 2017, consiste nel prendere il tributo da regolarizzare e moltiplicarlo per i giorni del pagamento non effettuato (mancato) per gli interessi ad esso applicati, diviso poi i 365 giorni dell’anno.

Esempio di calcolo ravvedimento per il fine 2016

In poche parole si deve prendere il codice tributo non ancora versato pari a 100 euro; il ravvedimento operoso pagato, ad esempio, 45gg dopo la scadenza; aggiungere gli interessi del tasso legale allo 0,2% ed infine mettere anche la sanzione all'1,67%. Così facendo i nostri calcoli saranno i seguenti:

100 euro = il nostro pagamento; 100 euro x 1,67% = la nostra multa; 100 euro per 45 giorni x 0,2% / 365 = 0,02 (interessi). In poche parole, per non aver pagato 100 euro (su 45 giorni) si dovrà pagare, o meglio effettuare un versamento pari a 101,69 euro in totale.

Codici Tributo ravvedimento operoso 2017


I nuovi codici tributo per effettuare i pagamenti degli interessi dal ravvedimento operoso sono stati sostituiti e quindi visto che non si dovranno più versare insieme al tributo, bisognerà utilizzare i codici qui indicati:

  • Il codice 1989 va utilizzato per gli interessi su tributi Irpef;
  • Il codice 1990 va utilizzato per gli interessi su tributi IRES;
  • Il codice 1991 va utilizzato per gli interessi sui tributi dell’iva;
  • Il codice 1992 va utilizzato per gli interessi sui tributi delle imposte sostitutive,
  • Il codice 1993 va utilizzato per gli interessi su tributi Irap;
  • Il codice 1994 va utilizzato per gli interessi su tributi riguardanti all’Addizionale Regionale;
  • Il codice 1998 va utilizzato per gli interessi su tributi riguardanti all’Addizionale comunale.

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