Tra le attività lavorative 2016 a quanto pare va di moda buttarsi a capofitto nel mondo agricolo e della fattoria didattica. Oggi parleremo di come aprire un frantoio oleario e soprattutto quanto costa e guadagna un oleificio in Italia. Produrre olio di oliva è una tradizione che esiste da millenni nel nostro paese e a quanto pare non cessa assolutamente di esistere. La produzione dell’olio di oliva extravergine è tra le più rinomate del mondo, in quanto la sua estrazione avviene solo per vie meccaniche e non chimiche.
Esistono diverse tipologie di olio di oliva e tra queste possiamo trovare: Olio di oliva vergine, Olio di oliva extravergine, Olio di oliva lampante, Olio di oliva raffinato, Olio di oliva composto di oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini, Olio di sansa di oliva greggio, Olio di sansa di oliva raffinato e l’Olio di sansa di oliva classico. Per iniziare la produzione di questo prodotto però prima di tutto è necessario capire esattamente il tipo di lavoro e lavorazione di cui ha bisogno. Ecco perché cercheremo di capire come aprire un frantoio e comprarlo mediante un investimento semplice e veloce.
Quanto costa aprire un frantoio o oleificio
Esistono diversi tipi di frantoio, sia per dimensioni e sia per costi; ecco perché è necessario capire se investire in qualcosa di piccolo o in qualcosa di più grande e maggiormente produttivo. Si possono acquistare oleifici piccoli e puntare la propria esperienza sull'apertura di un mini frantoio, così da permetterci di investire i soldi risparmiati su macchinari più specializzati e magari operando con strutture per la produzione di olio solamente sborsando dai 10.000 ai 40.000 euro come investimento iniziale.
In caso contrario esistono anche apparecchiature ed aziende più grandi, che possono richiedere anche la bellezza di 200.000 euro o 300.000 euro come investimento; in questo caso si tratta di macchinari ultra-professionali in grado di svolgere il lavoro in modo autonomo ed automatico senza l’ausilio di persone. Optando per un’attività così ampia si avrebbe la possibilità di estrarre ben 500 chili l’ora di ogni per ogni singola macchina acquistata ed in possesso nel proprio frantoio. Logicamente una produzione di queste dimensioni, non viene richiesta dal singolo privato che vuole iniziare un nuovo lavoro vivendo una vita più tranquilla, ma da chi vuole creare un business di massa per un elevata clientela mondiale.
Ciò che bisogna ricordare, quindi è che aprire un mini frantoio consente al singolo e piccolo produttore di creare un attività moderata in grado di servire il proprio paesino, pensando poi un indomani di espandersi per migliorare la produttività e qualità del prodotto; mentre nel caso si volesse aprire un oleificio molto più grande ci si dovrà rivolgere allo Stato e alle cooperative del proprio Comune di residenza. Solo così si avrà l’onore di contattare consorzi e produttori esterni rinominati che desiderano intervenire nell'operazione aiutando a portare avanti l’azienda in ogni sua parte. Il tutto, seguendo ogni fase di lavorazione dell’olio, fin dalla raccolta delle olive.
Come aprire un frantoio in Italia e dove aprire per guadagnare
Come abbiamo già indicato la prima cosa da tenere in considerazione è il Comune nel quale si vive, gli uffici per la gestione e messa in atto di una nuova attività, l'ASL e l’associazione del settore di riferimento. Una volta fatto tutto ciò, se in possesso dei requisiti espressi dal Comune e in grado di aprire il tutto con i propri risparmio o investimento bancario richiesto; allora si potrà iniziare a gestire l’attività per la produzione d’olio in Italia.
Anche se la maggior produzione di olio e coltivazione di uliveti è presente in Puglia, Calabria e Sicilia, non esiste un luogo preciso dov'è obbligatorio aprire un frantoio; l’importante è trovare il luogo adatto con il miglior aspetto climatico. Anche se è giusto ricordare che già da parecchi anni sono in piena attività, diversi agricoltori al Nord Italia. Essi, grazie all'adattamento climatico dell’ulivo sono riusciti a creare un vero e proprio mercato rivoluzionario, con marchi privati e dando del filo da torcere alla grande distribuzione.
Opinioni e consigli: conviene aprire un frantoio oleario nel 2016?
Secondo il punto di vista di Salvadanaio.info, aprire un frantoio oggi non è una cattiva idea. Esistono diverse attività che hanno saluto risollevarsi dalle ceneri aprendo un’attività in proprio in questo settore in espansione. La vendita di olio non ha subito la crisi in passato e non la subisce tutt'ora e per questo aprire un oleificio in Italia adesso potrebbe portare notevoli guadagni con cifre che arrivano anche fino a 100.000/400.000 euro all'anno.
Quindi secondo il nostro punto di vista, anche la clientela stenta a mancare. Questo perché la gente principale che ne fa visita (per le piccole e medie aziende) sono: gli acquirenti di olio abituali o di passaggio e i coltivatori vicini che rendono operativo il servizio delle olive per ottenere l’olio durante l’estrazione. Questo aspetto riguarda le piccole attività, mentre le grandi distribuzioni operano in modo differente facendo di tutto per portare il proprio prodotto firmato e garantito direttamente sul mercato nazionale e mondiale.
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