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Quali strumenti utilizzare per simulare un prestito?

Strumenti per simulare un prestito: Quali sono?


Fra i tanti prodotti finanziari proposti dagli istituti bancari, i prestiti personali non finalizzati sono sicuramente fra i più comuni. Questi finanziamenti sono detti “non finalizzati” perché il richiedente non deve fornire alcuna spiegazione relativamente all’utilizzo che farà della somma richiesta in prestito.

Va precisato che esistono diverse forme di prestito, che si distinguono per varie caratteristiche e anche per quanto riguarda i destinatari.

Vi sono infatti prestiti personali non finalizzati che possono essere concessi soltanto a determinate categorie di persone; il tipico esempio è la cessione del quinto, che può essere richiesto soltanto da dipendenti pubblici o privati (cessione del quinto sullo stipendio) o da pensionati (cessione del quinto sulla pensione).

Abbiamo poi prestiti che prevedono limiti relativamente bassi (per esempio 15.000 euro) e altri che arrivano a 75.000 euro. Anche sulla durata del prestito c’è una certa variabilità, ma molto frequentemente si va dai 12 ai 120 mesi circa.

A prescindere dalle differenze tra un prodotto e l’altro, un prestito è un impegno finanziario che deve essere rispettato con puntualità e quindi è importante valutare la propria capacità di rimborso, scegliendo una rata mensile sostenibile.

A questo proposito può essere d’aiuto effettuare una simulazione prestito, così da valutare consapevolmente l’impegno che andremo ad assumerci per un determinato periodo di tempo.

Chi ha dimestichezza con i fogli elettronici potrebbe elaborare un simulatore prestito, ma indubbiamente è molto più pratico e veloce utilizzare i simulatori online gratuiti proposti dalle banche o dalle finanziarie sui propri portali web. Scopriamo come funzionano.

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Simulatore di prestito: come funziona?


Anche chi non ha particolare dimestichezza con i prodotti online troverà piuttosto facile utilizzare i simulatori di prestito poiché sono caratterizzati da un’interfaccia user-friendly che guida l’utente dal primo all’ultimo passaggio.

Premesso che possono esserci alcune differenze fra un simulatore e l’altro, la procedura da seguire è pressoché quella che illustriamo di seguito.

Si inserisce innanzitutto l’importo del prestito che si ha intenzione di richiedere, dopodiché si indica in quanto tempo si desidera rimborsare il prestito (come detto in precedenza si possono avere dilazioni fino a 120 mesi).

Inseriti questi dati, il simulatore fornirà diverse informazioni: l’importo della rata mensile, il tasso di interesse applicato (saranno mostrati sia il TAN che il TAEG), l’ammontare della quota totale interessi, le altre spese collegate al prestito (vale a dire le spese di istruttoria, quelle di incasso ecc.).

La simulazione del prestito è un passaggio importantissimo perché ci mostra in anticipo quello che sarà il nostro impegno finanziario futuro. Se ci sembra eccessivo si può effettuare un’altra simulazione riducendo l’importo oppure allungando la durata del finanziamento.

Simulazione prestito: l’importanza del TAEG


Abbiamo detto che una delle informazioni riportate dai simulatori di prestiti è relativa al TAEG, ovvero al Tasso Annuo Effettivo Globale.

Si tratta di un indice che deve essere obbligatoriamente fornito da chi concede il prestito e che mostra, in termini percentuali, il costo effettivo dell’operazione. Il TAEG infatti prende in considerazione non soltanto gli interessi che gravano sul finanziamento, ma anche le altre spese. È quindi diverso dal TAN, Tasso Annuo Nominale, un indice che considera i soli interessi passivi.

Il TAEG è importante anche perché ci permette di effettuare confronti corretti fra più proposte di finanziamento. Se per esempio consideriamo due prestiti di pari importo con il medesimo TAN, ma con TAEG differente, quello con il TAEG più alto prevede la solita quota interessi, ma è gravato da maggiori spese.

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