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Come realizzare intonaco a calce: procedimento

Oggi parliamo di ristrutturazioni casa e finiture edilizie. In questa guida cercheremo di capire come realizzare un intonaco a calce passo dopo passo, in modo semplice e veloce. Il procedimento se svolto in maniera adeguata e su una superficie non eccessivamente ampia (per i meno esperti) lo si può fare anche da soli, senza l’intervento obbligatorio dell’impresa. Per intonacare un muro è giusto quindi sapere le basi principali della intonacatura, in modo da non farla deteriorare nel tempo e di conseguenza avere un muro sano per molti anni.

Per poter operare analizziamo insieme i vari prodotti che ci servono, così da renderci conto di cosa stiamo effettivamente facendo. Ad esempio, in questo caso, la malta di calce è un cemento speciale il cui principale elemento legante è appunto la calce. Prima di eseguire l’intonacatura sul muro è opportuno però eseguire diverse operazioni di mantenimento, cosicché la calce rimanga ben salda una volta applicata. Le fasi di lavorazione dell’intonaco in questa circostanza sono dunque tre: rinzaffo, arriccio e stabilitura.


Realizzare un Intonaco a calce: fase uno rinzaffo


Procedimento-per-realizzare-intonaco-a-calce

La prima cosa da fare è il rinzaffo. Il quale elimina le parti non omogenee presenti sul muro (ad esempio quelli in pietra o mattonelle) regolarizzando così l’aderenza per i successivi strati dell’intonaco. Per realizzare questo composto si dovrà recuperare del cemento granuloso (con densità maggiore e solitamente avente granelli e sassolini), più l’aggiunta di calce come elemento legante. A questo punto dopo aver mescolato il tutto con la cazzuola, iniziamo a buttarlo sulla parete. Il composto non dev'essere duro e denso, ma al contrario abbastanza liquido e nel gettarlo bisogna utilizzare sempre la cazzuola. Logicamente dove si notano buchi e avvallamenti è opportuno coprirli, possibilmente aumentando la gettata del rinzaffo. Nel caso si dovessero trovare punti sul muro con buchi troppo grossi, li si dovrà coprire con pezzetti di macerie e/o forati; in questo modo si eviterà di avere dislivelli sul muro durante l’intonacatura finale.

Fare intonaco a calce: fase due arriccio


Una volta finito ed asciugato il rinzaffo, si potrà passare alla fase successiva, che in questo caso riguarda l’arriccio. Per farlo basterà creare il componente di prima, ma con meno calce all'interno, così da evitare che si ritiri troppo velocemente. Oltre a questo si dovrà aggiungere della sabbia e dell’acqua, ma non troppa altrimenti si renderà il composto troppo liquido. Il procedimento per realizzare un intonaco a calce perfetto in questa seconda fase e dunque quello di aggiungere correttamente gli elementi dentro al secchio da muratore. Per preparare l’arriccio, si dovrà prendere: una parte di calce, due terzi di sabbia e l’acqua fino a rendere il composto modellabile.

Ricordo che prima di stendere l’arriccio sul rinzaffo dobbiamo creare delle fasce sul muro, in modo da velocizzare il completamento di questo secondo passaggio. Una volta asciutte le fasce, procediamo a stendere l’arriccio sul rinzaffo in modo da rendere il muro piano e liscio. Una volta completato il tutto assicuriamoci che il muro sia privo di buchi, ondulazioni e sbavature. Per essere certi di non sbagliare ed eseguire il lavoro correttamente utilizziamo sempre una staggia perfettamente dritta per tirare l’arriccio da una fascia all'altra e successivamente completiamo la lisciatura con un frattazzo di legno. Esso ci garantirà di avere un muro liscio e perfetto per la stabilitura finale.

Procedimento finale per intonato a calce: stabilitura e fasce


Come ultima operazione adesso ci manca solamente la stabilitura. Essa come per il gesso, rende il muro più regolare agli occhi della gente e proprio per questo garantisce anche esteticamente un aspetto migliore alle pareti di casa prima dell’imbiancatura. Per fare la stabilitura dovremo prendere della malta di sabbia finissima ed aggiungere ad essa una percentuale di calce inferiore rispetto all'arriccio. Durante l’applicazione è giusto annotare lo spessore corretto che deve avere la stabilitura per evitare crepe e scrostazioni, che in questo caso è di massimo 0,5 centimetri. Per essere certi che essa si attacchi alla parete, la si dovrà applicare quando l’arriccio non è del tutto asciutto, così facendo si otterrà una maggiore presa e un forte legame tra i due strati di intonaco. Ora non ci resta altro che attendere l’asciugatura dell’intonaco a calce.






Come evitare le crepe da ritiro dell’intonaco

Per evitare distacchi e crepe dell’intonaco a calce è opportuno realizzare una muratura con giunti di malta senza vuoti, in senso orizzontale e verticale. Prima della fase finale di intonacatura, nel caso il muro fosse troppo asciutto, bagniamolo con dell’acqua, in modo da rendere il composto legante. Stiamo sempre attinti alle temperature durante i lavori di ristrutturazione casa, soprattutto quando si sta eseguendo un intonaco a calce; quindi facciamo attenzione alle temperature elevate, all'umidità e al vento. Per essere certi che il nostro lavoro sia corretto ricordiamoci di fare sempre tre strati, dove il primo “rinzaffo” obbligatoriamente, rispetto agli altri due, dev'essere asciutto e ben indurito prima di qualsiasi operazione. Per concludere, sempre a discrezione del tempo e del clima, se necessario nebulizzare con acqua le pareti in modo da evitare le crepe dell’intonaco e successivamente attendere almeno 2 settimane prima di applicare finiture speciali, come ad esempio l’imbiancatura o lo stucco veneziano.

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