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Come aprire un oleificio: quanto costa e consigli utili

Per aprire un oleificio è opportuno prendere in considerazione diversi aspetti, che riguardando la parte burocratica (leggi e requisiti) e la parte economica (investimenti e servizi). Una volta preparato il progetto su carta e messe in atto le pratiche per il finanziamento o investimento in caso si vogliano utilizzare i propri risparmi; sarà possibile contattare il proprio Comune di residenza e l’ASL per saperne di più sulle strutture, i costi dei macchinari, la gestione dell’impianto elettrico a norma di legge, la grandezza delle finestre, i rivestimenti per la sicurezza della struttura, i tipi di attrezzature che si potranno utilizzare e cosi via dicendo…

Quindi una volta messo a punto il progetto di creazione per aprire un oleificio in modo coretto; non si dovrà fare altro che fare domanda al Comune, che assieme all'approvazione dell’ASL potrà dare il via libera allitterazione. Per essere accettati è comunque necessario superare dei requisiti che in questo caso sono: il luogo di apertura dell’oleificio, le caratteristiche generali del frantoio, l’operazione di smaltimento dei rifiuti, la corretta gestione dei parametri dell’impianto e se i macchinari sono tutti a norma di legge. Una volta accertate tutte queste cose sarà possibile realizzare ed aprire un frantoio all'interno dell’azienda o area scelta.

Quanto costa realizzare un frantoio oleificio oggi


Come aprire un oleificio

Per creare un oleificio ci vogliono dai 50000 euro ai 100000 euro per un impianto di piccola taglia in grado di produrre almeno dai 350 chili ai 500 chili ogni ora per singolo macchinario. Mentre per chi vuole realizzare un frantoio di grandi dimensioni ci vogliono dai 200000 euro ai 700000 euro, capaci di estrarre almeno dai 1.500 chili ai 4.000 chili di olio ogni ora per singolo macchinario. Questo genere di operazioni sono però in grado di farle le macchine che svolgono un lavoro continuo senza sosta, giorno e notte (solo i frantoi recenti e moderni sono in grado di farlo) aventi a disposizione diverse vasche per il lavaggio delle olive, svariati frangitori per la triturazione delle olive, contenitori per la gramolazione, contenitori per la decantazione dell’olio, centrifughe moderne automatiche per la separazione dell’olio dall'acqua fuoriuscita dalla pasto di olive, caldaie, separatori per smistare l’olio e immensi silos per lo stoccaggio finale dell’olio di oliva. Mentre le piccole/medie aziende fanno tutto questo con quantità e attrezzature più moderate. Pensate che addirittura esistono ancora attività che usano le macine in pietra.

Come aprire un oleificio


La prima cosa da fare è creare un progetto valido, aggiungendo all'interno di esso tutte le possibili spese che si potrebbero avere durante la realizzazione. Successivamente bisogna badare ai costi di investimento per l’acquisto delle macchine olearie (in questo caso vi consiglio di accedere al seguente link: “frantoionline” che ne indica in modo preciso il prezzo per singolo attrezzo) e per farlo sarebbe necessario richiedere l’intervento di un tecnico specializzato.

La seconda cosa da fare è richiedere l’intervento dell’ente ASL, in modo da capire se il vostro impianto, edificio e struttura sono idonei per la costruzione e realizzazione del frantoio. Nel caso il vostro oleificio non sia a norma non potrete procedere nel vostro progetto e dovrete sistemare tutto ciò che vi è stato indicato per continuare. In questo caso potrebbero essere le finestre, l’impianto elettrico, le uscite di sicurezza e la protezione con i macchinari.

Fatto quanto indicato, il terzo passaggio consiste nel mettere in atto la domanda di apertura al Comune; indicandoli esattamente dove sarà costruito o aperto l’oleificio, come/dove verranno smaltiti gli scarti di lavorazione. Infine se si svolge un attività da privato, ma ugualmente con l’aiuto di terzi (per quanto riguarda la consegna delle olive) sarà necessario ricevere ance un permesso di svolgimento lavori dall'ente AGEA. Per ricevere il riconoscimento ad operare, sarà necessario porre domanda direttamente in Comune/Provincia. Una volta ricevuto il documento di permesso il frantoio potrà svolgere il proprio lavoro e il proprietario ricevere i contributi da terzi. Per maggiori informazioni consiglio di consultare il sito ufficiale al seguente indirizzo: "www.agea.gov.it" dal quale è possibile ottenere gli obblighi per il mercato nazionale dell’olio di oliva, più tutte le relative specifiche tecniche necessarie alla produzione con un oleificio in Italia.

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