Buoni fruttiferi postali: calcolo interessi e rendimenti 2017

Oggi con questa guida vorrei parlare ancora una volta di buoni fruttiferi postali, indicando gli svantaggi e vantaggi che si possono avere richiedendo un prodotto postale di questo tipo. Oltre a questo aggiungerò anche una piccola parentesi sul calcolo interessi 2017 del buono fruttifero per chi ne è già in possesso e per chi invece vorrebbe richiederlo nel 2017.

Tra le prime cose da segnalare c’è senza ombra di dubbio la tassazione sui rendimenti (aspetto particolarmente interessante per i nuovi clienti che voglio risparmiare) considerata da tutti bassa (rispetto alle banche che è al 26%) visto che è al 12,5%, ma di conseguenza sempre troppo elevata per i poveri risparmiatori che vogliono investire e guadagnare dei soldi.

In Italia esistono moltissime varietà di buoni fruttiferi ed ognuna di esse varia in base agli interessi, alla durata, all'investimento e alle rispettive quote di guadagno che si potrebbero ricavare. I BFP sono riusciti in pochissimo tempo a prendere piede nel nostro paese e vero; però non tutti sanno che nascondono molti svantaggi.


Ad esempio, basta prendere in considerazione i buoni postali più rinominati che possiedono un tasso di rendimento pari allo 0,15%, oppure i buoni fruttiferi per minori che godono della bellezza di un tasso di guadagno pari allo 0.01%. per non parlare poi dei libretti di risparmio che attualmente visto l’andamento della BCE allo 0,5% godono di un tasso pari allo 0.001%, praticamente non serve a niente ad aprirlo tanto non si guadagna niente!

Per visualizzare la lista completa dei buoni fruttiferi postali è possibile collegarsi al sito ufficiale di poste italiane da "QUI"; mente per chi volesse eseguire il calcolo degli interessi e controllare a quanto ammontano ora i propri guadagni, basta accedere alla seguente pagina: "Calcolo BFP con le poste" + "Info e rendimenti 2016 dei BFP".

Buoni fruttiferi postali 2017 - interessi


Buoni_fruttiferi_postali

Se dovessimo calcolare proprio tutti i rischi e gli svantaggi che ci potrebbero essere avendo tra le mani un buono fruttifero postale; si potrebbe dire che: nel caso l’Italia o meglio il nostro Stato italiano dovesse fallire tutti i nostri buoni fruttiferi, che generano guadagno o che non rendano nulla diventerebbero carta straccia e di conseguenza tutto ciò che abbiamo messo da parte durante gli anni, scivolerebbe via come una foglia sull'acqua. Questo però è un aspetto davvero drastico e “penso” improbabile per il nostro paese; anche se è vero che per colpa dell’abbassamento economico nel mondo, il PIL americano e la condizione macroeconomica dell'Euro-zona (caratterizzata da eventi non del tutto producenti, anzi con livelli bassi rispetto a quanto si potrebbero realmente ottenere) problematica non sono di certo tanto improbabili adesso come adesso.

Comunque sia oltre a questo, che come ho indicato è un aspetto molto improbabile, esistono diversi temi d’affrontare molto più seri, come ad esempio il rendimento pari a zero e il finto guadagno che si ottiene aprendo dei buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio in Italia. Ora come ora il tasso di rendimento è sotto alla soglia minima, con un guadagno dello 0.01% su un versamento capitale di 1000 euro come investimento per il propri o futuro; in poche parole si potrebbe giocare un gratta e vinci o puntare i propri soldi alla lotteria per avere più possibilità di guadagnarci qualcosa.

Altro problema da non sottovalutare è il controllo dettagliato dei buoni in possesso. Ad esempio alcuni giorni fa ci ha fatto notare Monica che, le poste varie volte hanno avuto problemi con i risparmiatori per gli interessi non versati, soprattutto per quanto riguarda i BFP a 3 anni. In poche parole non venivano versati i giusti interessi, mettendone la metà di quanto erano realmente dovuti. Secondo altri utenti registrati pare che quanto disagio sia stato effettuato diverse volte e moltiplicato per milioni di risparmiatori, generano meno guadagni per noi e più per le poste. Quindi è sempre buona norma fare un check-up approfondito sugli interessi che si dovrebbero guadagnare e i soldi versati sul buono ogni anno; la stessa cosa vi coniglio di farla anche sui libretti postali.

Infine ricordatevi che non tutti i BFP sono convenienti, o meglio adesso nessuno è conveniente però ne esistono alcuni ancora più svantaggiosi: sto parlando di quelli basati sugli indici di borsa. I buoni fruttiferi e BTP non vanno mai a braccetto è sempre meglio sottoscriverli in modo separato e mai affiancarli l’uno all'altro. Infatti per fare un paragone, solo i buoni fruttiferi di poste italiane “certi” che hanno un tasso fisso o variabile sono da considerare accettabili per gli altri è sempre meglio metterci una pietra sopra. Invece per i BTP è vero che sono migliori per quanto riguarda i guadagno, ma è anche vero che soffrono della vulnerabilità del mercato economico e quindi sono sempre esposti al rischio di perdita. Ecco perché è meglio lavarsene le mani e starne completamente fuori.


Buoni fruttiferi postali 2017: Nuovi vantaggi sulla sicurezza 


Tra i vantaggi di possedere un buono postale c’è sicuramente la sicurezza di non rischiare di mettere i propri soldi in un fondo a rischio. Quindi il rischio di perdita durante l’investimento di denaro è praticamente a zero! il capitale viene sempre tutto rimborsato fino all'ultimo centesimo di euro. Non esistono commissioni da pagare durante i versamenti di denaro o ritiro dei soldi. I bfp a differenza delle banche che hanno un tasso al 26% offrono alla clientela una tassazione sui guadagni annuali del 12,5% (che purtroppo è comunque alta, ma più bassa rispetto agli istituti bancari). L'imposta di bollo sui versamenti ed investimenti inferiori ai 5.000 euro non si paga.

Ora come ora sono più gli svantaggi che si possono ricavare da un buono fruttifero, che i vantaggi. Comunque sia, secondo il mio punto di vista conviene ugualmente mantenere i soldi alle poste piuttosto che a casa sotto il materasso o in banca. In questo modo si avrà la possibilità di mantenerli al sicuro, senza guadagnare niente lo so… però è anche vero che così facendo lo Stato e la Cassa Depositi e Prestiti ci garantiranno sempre la loro sicurezza. Ora l’unica cosa che ci conviene realmente fare è attendere che il mercato si rialzi, che i guadagni salgano e che le cose in Italia si stabiliscano come una volta in modo da vivere tutti più felici.

AGGIORNAMENTO - Buoni postali sottoscrivibili nel 2017 – rendimenti


Dopo la cancellazione di moltissime tipologie di buoni fruttiferi postali nel 2016, ad inizio 2017 i buoni ancora sottoscrivibili (con diverse condizioni e rendimenti) sono seguenti qui elencati:
BFP3X4 Fedeltà serie TF112A160218 (attivo dal giorno 18/02/2016) offre una percentuale di interessi pari a 0,30% dopo il 3° anno di età del buono, lo 0,50% dopo il 6° anno, lo 0,60% dopo il 9° anno e lo 0,75% fino al 12° anno.

BFP Ordinari con durata pari a 20 anni appartenenti alla serie TF120A160218 (attivi dal giorno 18/02/2016) offrono per il primo e terzo anno un rendimento dello 0,01%, dal quarto anno al settimo anno lo 0,15%, dal l’ottavo all'undicesimo anno lo 0,30%, dal dodicesimo anno fino al quindicesimo anno lo 0,40% ed infine dal sedicesimo anno fino al ventesimo anno lo 0,60%.

BFP per minori della serie TF118A160218 (attivo dal giorno 18/02/2016) offre rendimenti lordi per 18 anni suddivisi anno per anno. Dal primo al sesto anno lo 0,25%, il settimo anno lo 0,27%, l’ottavo anno lo 0,29%, il nono anno lo 031%, il decimo anno lo 0,33%, l’undicesimo anno lo 0,35%, il dodicesimo anno lo 0,38%, il tredicesimo anno lo 0,40%, il quattordicesimo anno lo 0,42%, il quindicesimo anno lo 0,44%, il sedicesimo anno lo 0,46%, il diciassettesimo anno lo 0,48% ed infine per il diciottesimo anno lo 0,50%.

BFP Europa appartenente alla serie EL104A160218 (attivato anch'esso dal 18 febbraio 2016) offre un tasso di rendimento dello 0,01% annuo lordo, più una maggiorazione di interessi pari allo 0,30% in caso l’indice Euro Stoxx50 aumenti del 10%. Per maggiori informazioni vi consiglio di controllare la lista dei buoni fruttiferi postali attivi, dove viene indicato nel dettaglio l’indice Euro Stoxx 50.

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