Registrazione voucher lavoro Inps: contabilità, acquisto e guadagno

Come ho già indicato nel precedente post i voucher per il lavoro occasionale sono sempre più utilizzati dalle aziende italiane. Uno dei motivi che ha incentivato l'elevato uso dei buoni lavoro (ormai in netta espansione da oltre 2 anni) è sicuramente la possibilità di distogliere lo sguardo dei datori di lavoro del contante in nero: problema che continua a caratterizzare l’Italia da moltissime tempo. Il principale utilizzo dei voucher lavoro Inps viene messo in pratica dalle aziende, che ne assumono operai e segretarie per ampliare il loro organo lavorativo spendendo meno. Le stesse misure oggi vengono messe in atto anche da privati, sempre più interessati al fine di mettere in regola donne delle pulizie, bambinaie, badanti e insegnanti privati.

L’unica cosa che però distoglie gli sguardi da questi buoni sono sicuramente le operazioni di funzionamento dello stesso; infatti in molti non riescono ancora a capire come funziona la registrazione voucher lavoro in Italia. Con questa guida cercherò di aiutarvi a capire esattamente come attivare i buoni lavoro Inps, come acquistarli, quanto si guadagna e come si svolgono le operazioni di contabilità. Logicamente per il settore privato, le uniche parti interessanti da tenere in considerazione sono la registrazione e messa in atto dei voucher; mentre per quanto riguarda l’ambito aziendale è buona norma cercare di capirne di più anche sulla contabilità e guadagno del lavoratore.

Buoni lavoro come funzionano e cosa sono?


I voucher lavoro sono delle forme di pagamento uniche, che si differenziano dalla classica paga mensile del lavoratore. Essi sono gestibili tramite dei buoni cartacei acquistabili presso tabaccherie o servizi telematici. Questa tipologia di entrata economica mensile, come ben sappiamo offre al lavoratore diversi vantaggi e svantaggi. Ad esempio i vantaggi che si potranno trarre sono: la possibilità di ricevere ugualmente i sussidi Inps, anche dopo il versamento di un buono. Uno degli svantaggi invece e che il guadagno ricevuto dal buono è quasi sempre basso e non consente al ricevente di vivere degnamente, svolgendo solo una mansione. Infatti per chi non lo sapesse i voucher di lavoro non sono mai alti per un semplice motivo: se superata la cifra massima del buono (che in questo caso è pari a 3.000 euro) il datore di lavoro sarebbe costretto ad assumere il dipendente con un normale contratto di lavoro subordinato, cancellando il vecchio contratto di lavoro occasionale.

Voucher lavoro come si utilizzano?

Registrazione voucher lavoro
Guida completa Registrazione voucher lavoro da salvadanaio.info

I buoni lavoro possono richiederli tutti, sia che si tratta di cittadini o imprese; in poche parole qualsiasi settore interessato può fare domanda per averli o acquistarli. Ad esempio tra questi troviamo: le famiglie, i privati, le aziende, le imprese familiari, gli imprenditori agricoli, i vari enti senza fini di lucro, i committenti pubblici e anche gli enti locali italiani. Mentre per quanto riguarda i prestatori, in questo caso possono essere: i pensionati, i disoccupati e gli studenti. Gli studenti devono avere un età minore di 25 anni ed essere regolarmente iscritti agli studi. Ricordate che le uniche limitazioni si possono trovare nelle aziende agricole.

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I valore dei Voucher, la compilazione dei buoni e la restituzione

Il valore di mercato che può avare un buono lavoro va da un minimo di 10 euro fino ad un massimo di 50 euro (con un intermezzo di 20 euro). I buoni si vendono singolarmente e al momento della paga, sarà il datore di lavoro a decidere quanti versarne al lavoratore. Per ogni buono emesso, il datore di lavoro deve provvedere a compilarne ogni sua parte, inserendo dettagliatamente tutti i dati: nome, cognome, età, importo e cosi via dicendo… Il lavoratore interessato per riscuotere il compenso, una volta ottenuto il buono, deve recarsi presso le poste italiane, tabaccaio o sportello bancario. Il tempo massimo di riscossione va da un minimo di 1 anno fino ad un massimo di 2 anni (il tempo massimo è valido solo per le poste). Comunque sia, non appena si entra in possesso del voucher e si conosce il valore dello stesso, lo si potrà riscattare presentandosi in uno dei centri autorizzati o rivendita precedentemente indicata; semplicemente mostrando all'addetto la propria carta di identità, tessera sanitaria e tesserino del codice fiscale.

Trattenute Voucher lavoro occasionale e valore netto delle tasse

Come ormai sappiamo, il valore più basso di un buono è pari a 10 euro (però in questo caso il valore non è netto, ma lordo); esso comprende diverse percentuali da sottrarre prima di trovare il valore del voucher reale senza trattenute. Cerchiamo di analizzarlo nel dettaglio e proviamo a capire esattamente cosa viene trattenuto: il 13% comprende la contribuzione previdenziale Inps; il 7% riguarda l’assicurazione INAIL per incidenti sul lavoro ed infine il 5% va ancora all'ente Inps per la gestione del servizio. Solamente sottraendo queste percentuali si avrà modo di trovare il valore Voucher reale al netto delle tasse, che in questo caso è pari a 7,50 euro. Se dovessimo eseguire lo stesso calcolo per gli altri buoni il risultato sarebbe il seguente: 15 euro netti per i versamenti di 20 euro lordi e 37,50 euro netti per un versamento di 50 euro lordi.

Registrazione Voucher lavoro in contabilità


Ogni qualvolta un’impresa compra un Voucher, essa dovrà registrarlo all'interno della contabilità. Il questo caso il datore di lavoro dovrà inserire i dati all'interno della voce B7 del conto economico. Pertanto la giusta registrazione contabile dei buoni lavoro dev'essere segnata nel seguente modo:

CASSA VOUCHER (valore totale)
Indicazione (cosa è stato fatto)
Descrizione da scrivere (voceB7)
Cassa Voucher a banca 100euro

Sono stati acquistati 10 voucher da 10€ per un valore totale di 100€
Acquisto di 10 Voucher da 10 euro per un valore massimo di 100 euro
Cassa Voucher a banca 50euro

Sono stati acquistati 5 voucher da 10€ per un valore totale di 50€
Acquisto di 5 Voucher da 10 euro per un valore massimo di 50 euro

Mentre per utilizzo dei Voucher e compilazione (diverse a cassa Voucher 50 per uso singolo buono) bisognerà seguire questi passaggi: 

  • Costo lavoro accessorio occasionale = 37,50 euro
  • Contributi Inps lavoro accessorio occasionale = 6,50 euro
  • Costo INAIL lavoro accessorio occasionale = 3,50 euro
  • Compenso servizio offerto dall’Inps = 2,50 euro

Restituzione Voucher non utilizzati dal datore e detrazione

Nel caso non si dovessero più utilizzare i buoni per via di diversi motivi, che potrebbero essere: un licenziamento improvviso o un contratto di lavoro diverso da quello attualmente utilizzato; si potrà richiedere il rimborso dei soldi e la restituzione del denaro speso, riconsegnandoli all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Questo passaggio però dev'essere correttamente segnalato nel registro contabilità e lo si potrà fare nel seguente modo: Banca a cassa Voucher 50 e descrizione della voce: restituzione di 5 Voucher non utilizzati. Infine per quanto riguarda la detrazione fiscale ricordatevi che: i buoni lavoro sono esenti da spese di versamento delle tasse e per questo motivo non devono essere dichiarati nel modello 730 durante la dichiarazione dei redditi.

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