Pagamento Tasi, codici tributi e calcolo sulla tassa dei servizi indivisibili

Tra pochi giorni la Tasi, tassa dei servizi indivisibili, dovrà essere pagata da moltissimi cittadini italiani. La data prefissata è il 16 ottobre 2014.

Inoltre visto che la Tasi è il successore dell'imu, anch'essa dovrà essere obbligatoriamente calcolata dal cittadino.

Consigliamo di dare uno sguardo a questo post, per capire come procedere: Calcolare la tasi e svolgere il pagamento.

Come abbiamo già indicato la Tasi sarà pagata da moltissimi contribuenti, ma più specificatamente, dovrà essere pagata da:

  • Da cittadini in affitto (regola che vale solo ed esclusivamente per tutti gli alloggi affittati)
  • Da cittadini in comodato d’uso (praticamente previo contratto dove si indica l’uso specifico di un bene, al quale però ne usufruisce un altro cittadino e non il proprietario stesso per un determinato periodo di tempo; logicamente il tutto dev'essere messo per scritto da entrambi i cittadini, indicando la scadenza)
  • Da cittadini che sono proprietari di case presenti in Italia (sia società che persone fisiche)
  • Da cittadini aventi la facoltà di godimento di un bene o definito anche come usufrutto; che in questo caso riguarda la superficie. (La regola dell’usufrutto, comunque sia è sempre a tempo determinato, infatti si conclude e non dura oltre la vita dell’usufruttuario)
Leggi anche => I cittadini che vivono all'estero non pagano le tasse in Italia

Ricordiamo inoltre, che in caso di locazione, non paga tutta la Tasi da solo, ma ne dovrà pagare solo una parte, al fine di dividere le spese. Infatti l'affittuario dovrà presentare un pagamento che potrebbe variare dal 10% al 30% (il tutto varia da comune a comune).

Inoltre consigliamo sempre di analizzare i dati presenti sul comune della propria provincia, visto che in molti di essi hanno deciso di bloccare i pagamenti della tassa Tasi a tutti gli affittuari.

Cerchiamo anche di capire, come si fa a calcolare la Tasi senza diventare matti?


Bisogne seguire dei calcoli specifici, ma se fatti con cura, sono davvero semplici e veloci. Prima di tutto bisogna capire a quanto ammonta la rendita catastale per proprio immobile (per gli affittuari, il calcolo dovrà essere eseguito sull’80% del valore intero della casa). Dopo aver trovato il valore finale della rendita catastale, bisogna moltiplicare il tutto per 1,05%; in questo caso siamo riusciti a trovare la base imponibile della Tasi.

Adesso bisogna ricavare l’imposta lorda e per farlo, moltiplichiamo la base imponibile precedentemente trovata per l’aliquota (cifra ottenibile dal proprio comune di residenza). Dopodiché riprendiamo l’imposta lorda ed applichiamoci la detrazione, offerta sempre dal comune in cui si vive per ottenere la nostra imposta netta.

Siamo finalmente giunti alla fine; infatti adesso, basta semplicemente, prendere possesso dell’ultimo dato ottenuto – Imposta netta – e sottrarre da essa la cifra che è a carico dell’inquilino. Ecco fatto, abbiamo travato il dato esatto della aliquota Tasi da pagare!

Acconto/saldo Tasi e codici tributi corretti:


Per quanto riguarda il saldo e l’acconto Tasi, sappiamo che sono divisi al 50%, dove la parte dell’acconto riguarda è il 50% della Tasi annuale; mentre il saldo è la parta rimasta che equivale sempre al 50%. La differenza è la data di pagamento che per quanto riguarda l’acconto è impostata al 16 ottobre 2014, mentre per il saldo la data del versamento è il 16 dicembre 2014.

I codici tributi sono uguali per entrambi i versamenti, ma suddivisi in quest’ordine:


  • Il codice tributo per il modello f24 dell’immobile principale è 3961
  • Mentre il codice tributo per le case in affitto, da inserire nel modello f24 è il 2961

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