Come scrivere un assegno correttamente

Scrivere un assegno è molto semplice, ma potrebbe diventare difficile, per chi non è abituato a farlo. Ecco perché oggi in questa guida spiegherò come scrivere un assegno correttamente e compilarlo in tutti i suoi punti.

Ma cos'è un assegno? Esso non è altro che un prodotto bancario, o meglio un ordine con il quale si richiede al proprio istituto di credito di pagare o ricevere una determinata somma in contanti. L'assegno inoltre se indicato, può anche essere trasferibile o non trasferibile.

Inoltre è opportuno sapere che durante le operazioni di versamento o richiesta, vengono abitualmente coinvolti diversi soggetti; che in questo caso riguardano: come primo punto il beneficiario, che in questo caso portando l’assegno in banca, potrà richiedere ad essa di incassarlo e ricevere i soldi. Come secondo punto troviamo la banca, che una volta controllato l’assegno, dovrà procedere al pagamento dello stesso, sottraendo i soldi dal conto del cliente che ha deposto la firma. Logicamente quest’ultimo dovrà avere soldi sufficienti sul conto, altrimenti l’operazione verrà negata. Infine troviamo il cliente che ha permesso alla banca di prelevare i soldi da lui, al fine di pagare il beneficiario richiedente.

Come scrivere un assegno correttamente – Guida alla compilazione dei dati



  • La prima cosa che bisogna fare è controllare la parte alta dell’assegno, nella quale si dovrà indicare il luogo della città da cui è stato emesso l’assegno. Fatto ciò troverete vicino una voce, indicata con “il” o “data”, in quel punto dovrete indicare la data esatta dell’emissione, con tanto di giorno, mese e anno.
  • Adesso passate al campo “importo” delle cifre, nel quale dovrete indicare in modo preciso tutti i numeri, inclusi i centesimi. Ad esempio: euro 230,00 se è una cifra tonda oppure 230,34, se sono presenti in essa dei centesimi. Anche questo campo solitamente si trova in alto vicino a data e luogo.
Come scrivere un assegno correttamente (ingrandisci per capire)
  • Subito sotto è possibile trovare la voce: “euro” una seconda volta; solo che adesso si dovrà trascrivere il precedente importo in lettere leggibili. Il campo dove scrivere l’importo in lettere è facile d trovare, visto che solitamente è collegato al centro dell’assegno stesso. Quindi una volta individuato, procedete a trascrivere la vostra cifra. Ad esempio potrebbe essere: duecentotrenta/00 oppure se presenti decimali duecentotrenta/34, come potete vedere i centesimi sono sempre indicati alla fine, ma non trascritti in lettere.
  • Ora è giusto ricordare che un assegno deve presentare la firma del cliente correntista che sta erogando l’assegno bancario. Come potete vedere, in basso a destra è riportata la scritta: “firma”. Essa o meglio questo spazio è dedicato al correntista che vi ha consegnato l’assegno da depositare. Quindi, in caso di mancata firma o firma non corretta (essa dev'essere identica a quella presentata in banca) i soldi non verranno trasferiti sul conto o consegnati.
  • Infine è opportuno indicare un beneficiario, se esso non sarà presente o identificato dalla banca, l’assegno non potrà essere accettato ed erogato. Quindi per scrivere un assegno correttamente è giusto scrivere nome e cognome leggibili del beneficiario; che in questo caso è la persona che deve ricevere i soldi.

Quando dura un assegno e quali sono i tempi corretti per il versamento?


Anche per gli assegni bancari, bisogna rispettare dei tempi prestabiliti per convalidarne l’accettazione e permettere alla banca di erogare i soldi richiesti; tutto varia da comune a comune. Infatti nel caso il beneficiario richiedente, viva nello stesso comune della filiale bancaria è obbligatorio incassare l’assegno entro otto giorni dalla date d’emissione. Mentre nel caso invece il beneficiario, viva al di fuori dell’area bancaria, cioè in un comune diverso da quello della banca, allora si potranno avere a disposizione quindici giorni per eseguire il tutto.

Nel caso si dovesse sbagliare a compilare un assegno, cosa bisogna fare?


Scordatevi l’idea di stracciarlo e buttarlo in pattumiera; un assegno per essere considerato nullo, dev'essere indicato dal correntista come non valido; in poche parole si dovrà indicare scrivere sull'assegno stesso “annullato”. Vi consiglio di scrivere il tutto in grande da un lato all'altro dell’assegno. Fatto ciò comunicate subito alla banca la situazione e nel caso di chiusura del conto, portate l’assegno non valido alla banca.

Questa è una procedura che bisogna sempre eseguire per stare tranquilli, altrimenti si potrebbe rischiare che qualcuno utilizzi l’assegno per incassare senza il nostro permesso; infatti sappiate che ad esempio non è possibile bloccare un assegno dopo che è stato staccato è consegnato al beneficiario. In un caso come questo, sarà il beneficiario (se onesto) a ritornarvi indietro l’assegno per bloccarlo e annullarlo; in caso contrario potrà recarsi in banca presentare il titolo che attesti l’erogazione del denaro ed incassare i soldi senza alcun problema. L’unico modo per salvarsi in una situazione come questa è sperare che l’assegno al momento della consegna sia scaduto.

Come cedere ad un nuovo soggetto l’assegno intestato a proprio nome:


Questa è una cosa fattibile con la modalità di trasferimento e mediante l’opzione di “girata”. Basta eseguire tutti i passaggi precedentemente indicati e successivamente girare l’assegno. Fatto ciò noterete la possibilità di aggiungere una firma al centro dell’assegno e proprio in quel punto dovrete inserire la firma.

Come ultimo passaggio, ti consiglio di compilare sempre le informazioni riguardanti qualsiasi pagamento eseguito. Questo potrai farlo dal registro degli assegni, in modo da non perdere mai di vista la loro tranciabilità e capire quando e se ci sono problemi durante i pagamenti. Questo passaggio è molto utile per aiutare il correntista a tenere sotto controllo i propri pagamenti e capire quali sono quelli attendibili e quelli scorretti.

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