Contratto part time retribuzione e diritti: nuove regole

In vista delle modifiche e novità poste dal Governo, cambiano le regole di lavoro sul contratto part time.

Ecco perché oggi in questa guida cercherò di spiegarvi i cambiamenti della nuova riforma sui diritti e doveri dei lavoratori, riguardanti: gli orari di lavoro, la retribuzione e l’interruzione del lavoro.

Ciò che bisogna principalmente sapere è che per accedere al nuovo contratto part time, non bisogna essere altro che lavoratori disoccupati, lavoratori senza lavoro in cerca di occupazione, lavoratori part-time che vogliono lavorare un’altra mezza giornata, lavoratori in sostituzione per maternità, oppure gente attualmente in mobilità.


Contratto part-time: stipendio e retribuzione economica


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I cambiamenti con le nuove regole, sono ottimi per chi desidera lavorare part time; infatti la retribuzione di un lavoratore che lavora solo mezza giornata, non può essere inferiore allo stipendio che percepisce un lavoratore a tempo pieno. L’unica accortezza che non bisogna dimenticare è che il lavoro e la lavorazione praticata dev'essere di pari equità ed inquadramento; quindi lo stipendio sarà comparato all'orario ridotto, ma non dimezzato. Mentre se si dovesse prendere in causa il part time di tipo verticale, allora le differenze rispetto al lavoro a tempo pieno riguarderanno principalmente il periodo di prova e il mantenimento del posto durante la malattia.

In caso invece il datore dovesse richiedere di fare gli straordinari (entro i limiti massimi di contratto) dopo l’orario di lavoro al proprio dipendente; esso potrà tranquillamente rifiutarsi di farlo, senza doversi preoccupare di essere licenziato o ricevere una riduzione dello stipendio in busta paga. Però, secondo le norme di legge, potrebbe accadere che il datore di lavoro modifichi i termini di contratto temporaneamente e senza alcun preavviso, trasformando gli orari da parziali a tempo pieno per poi far tornare tutto come prima.

Tutto ciò sta ad indicare che il lavoratore non sarà più discriminato se svolge solo mezza giornata, offrendoli stipendi mediocri con orari assurdi; ma anzi goderà dello stesso trattamento economico e con pari retribuzione di un dipendente con contratto full time. Oltre a questo anche le normative sono buone, infatti valgono le stesse regole per ambedue le categorie indicate. Mentre le differenze attualmente indicate sono le seguenti:

  • Per poter ricevere l’assegno familiare è opportuno calcolare le ore di lavoro effettuate durante la settimana. Se esse poi saranno uguali o maggiori di 24 ore, allora di potrà richiedere il contributo in forma totale;
  • Per chi lavora con un contratto part-time verticale, l’indennità è prevista solo nei giorni lavorativi indicati sul contratto al momento dell’assunzione e firma dello stesso.

Diritti del lavoratore con un lavoro a contratto part time


Secondo quando indicato dal Governo, il contratto part time con le nuove regole, si presenta su carta con le stesse caratteristiche del contratto full time a tempo indeterminato; le uniche differenze tra le parti sono: gli orari di lavoro giornalieri, il numero di ore alla settimana e le variazioni di contratto. Oltre a questo non ci sono cambi neanche per quanto riguarda: la ferie, il pagamento delle ore extra (straordinari), lo stipendio mensile, l’arrivo a fine mese di una busta paga, il periodo di prova prima del contratto e la contribuzione Inps e Inail; mentre verranno conservati i diritti del lavoratore in caso di infortunio o malattia. Infatti in questo caso la conservazione del posto di lavoro in caso di contratto part time, non verrà determinata dal fatto di stare a casa per problemi dovuti al fisico o incidenti, ma alle ore di lavoro svolte. Quindi più si è corretti, precisi e puntuali sul lavoro, più si avrà la possibilità di continuare a lavorare senza perdere il lavoro.

Come richiedere un contratto part time?


Se si è nuovi lavoratori è il contratto previsto è così dall'inizio, non ci sono normative da rispettare, se non quelle concordate con il datore durante l’accettazione del contratto. Mentre se si richiede un contratto part-time per problemi riguardanti, malattie, strane patologie, figli con età inferiore ai 13 anni o famiglie con figli diversamente abili; allora è opportuno richiedere dettagli sui requisiti per l’accettazione.

Comunque, visto che adesso contano i diritti di preferenza è giusto sapere che è possibile (senza essere licenziati) richiedere la trasformazione di un contratto da tempo pieno a part time, senza difficoltà. A tutti i lavoratori anziani, verrà dunque concessa la priorità di dimezzare le proprie ore lavorative senza incidere sullo stipendio. Questo aspetto è molto importante per chi desidera allentare un pochino la corda e lavorare di meno; infatti ai fini contributivi, il lavoro part time non incide sugli anni della pensione e per questo un anno di lavoro a mezza giornata equivale ad un anno di lavoro a tempo pieno. L’unica cosa che bisogna tenere in considerazione è il calcolo dei contributi versati che dev'essere analizzato in proporzione al lavoro svolto per quanto riguarda i termini di ore praticate.

Lavoro a tempo parziale agevolato: alcune novità per i giovani

Contratto part time stipendio

Con le nuove leggi sui contratti a tempo parziale è giusto sapere che:

  • Non sono più ammessi abusi sui lavoratori da parte del proprio datore di lavoro. Esso infatti non avrà più diritto a far lavorare un dipendente dopo l’orario di lavoro stabilito sul contratto e pagarlo in nero per le ore extra o per la seconda parte della giornata.
  • I contratti collettivi nazionali del lavoro e CCNL devono organizzarsi anche per tutti i lavoratori part time o con contratto lavorativo ridotto.
  • Riguardo al Job Act invece non esiste più la clausola di causalità, che molto spesso era allegata ai contratti a termine, impedendo al datore di lavoro di modificare il contratto a tempo indeterminato, per via di cause, organizzazione e cosi via dicendo.
  • Nelle nuove leggi è stato implementato anche il nuovo accordo del Governo a riguardo delle tutele crescenti. Per leggere le norme vi rimando alla guida completa: “contratti di lavoro a tutele crescenti”.
  • Infine abbiamo il congedo parentale a ore, dove offre la possibilità a chi desidera passare più tempo con la famiglia. Infatti tale novità consente la riduzione dell’orario lavorativo al fine di passare più tempo con i propri figli. In poche parole, facendo un esempio, si potrà richiedere il permesso con uscita anticipata dal lavoro tutti i giorni anche di una o due ore prima per tutta la settimana.

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