In questi mesi in Italia molti presentano domanda per lavori occasionali e altrettante persone già lavorano autonomamente in modo del tutto occasionale. La domanda a cui vorremmo rispondere è bisogna consegnare la dichiarazione dei redditi, anche per questo tipo di lavoro? Oppure è possibile evitare inutili scartoffie per indicare nella dichiarazione dei redditi i guadagni ricevuti mediate un lavoro occasionale?
Le domande sono davvero tante e in molti ultimamente continuano a porci domande su come comportarsi con il fisco, se si svolge un lavoro di tipo occasionale tramite aziende importanti, associazioni e imprese. Inoltre se si ottengono le ricevute come e cosa bisogna fare ricevere indietro le ritenute per quel determinato lavoro?
Scopriamo insieme come procedere e se presentare o no la dichiarazione dei redditi al fisco.
Guida dichiarazione dei redditi |
Dipende molto dal tipo di lavoro che si svolge, comunque prendiamo come esempio i giornalisti sul web. Se il lavoro autonomo in questo caso e svolto in modo occasionale e si riceve un compenso annuo che non superi la cifra massima di 5.000 euro, non è necessario presentare la dichiarazione dei redditi e di conseguenza non ci saranno eventuali spese da pagare per il commercialista o altro. Nel caso in quei invece si dovesse superare la quota indicata, le cose cambiano; infatti se si dovessero superare i 5.000 euro si dovrà versare una soglia di circa 1.100 euro (quota “ladra” che ho dovuto pagare io stesso circa 1 anno fa).
Per questo tipo di soglie entra in gioco il progetto TUIR, proposto con l’articolo 13 (l’art. 13 – prevede che con l’aumentare del reddito si abbassano le detrazioni e che inoltre quest’ultime non sono accumulabili con altre); nel quale consente a chi svolge questo tipo di attività una determinata detrazione. Inoltre come abbiamo già indicato permette anche, che nel caso in cui si avesse una quota non superiore ai 5.000 euro, di non presentare la propria dichiarazione dei redditi al fisco.
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Lavoro occasionale + altri lavori come procedere?
Se così fosse, cioè se un cittadino svolgesse un altro lavoro assieme al suo lavoro occasionale e di conseguenza avesse più redditi, allora si, in questo caso bisogna obbligatoriamente consegnare la dichiarazione dei redditi indicando tutti i redditi e le ritenute bloccate, riunificando l’Irpef.
Come inserire i lavori occasionali nel modello unico:
- Rigo RL15 – in questa sezione, bisogna scrivere i guadagni ricevuti grazie al vostro lavoro autonomo (da indicare anche se si svolge un lavoro dall'estero), cioè i compensi per il lavoro che praticate, ma non abitualmente. Nella seconda riga invece bisogna registrare le spese avvenute per il lavoro dell’attività, che non vengono sottomesse da ritenuta a titolo d’imposta. Ricordatevi di indicare sempre i dati reali e corretti, al fine di non incorrere in problemi seri con il fisco.
È opportuno indicare bene le spese che si sostengono perché il fisco solitamente, non riconosce la differenza tra un lavoro abituale o dei lavori occasionali, in quanto la prima è necessaria solamente tramite l’apertura della partita IVA.
- Rigo RL20 – Bisogna indicare la somma di tutte le ritenute d’acconto che compariranno anche all’interno del quadro RN. Questa somma deriva dalle certificazione che vi saranno rilasciate da tutti i sostituti d’imposta entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui avete riscosso il vostro corrispettivo per il lavoro svolto.
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