Aumento improvviso del bollo dei conti deposito

Dopo la legge di stabilità indetta in questi mesi è stato deciso da parte dello Stato di creare un aumento improvviso del bollo sui conti deposito. La nuova imposta, ha fatto aumentare l'aliquota precedente dallo 0,15% allo 0,2%, creando scompiglio tra i correntisti italiani.

Il nuovo aumento improvviso del bollo, non riguarda quindi la tassa sui soldi depositati in banca, ma prende in assalto le comunicazioni tra banca e cliente, aumentandone di conseguenza le spese. Oltre a questo tutti gli altri servizi e prodotti finanziari attivi nel proprio istituto bancario, subiranno lo stesso trattamento!

Questo improvviso aumento riguarda: i titoli bancari, le azioni acquistate, le obbligazioni del risparmiatore, le spese di comunicazione per conti deposito e le assicurazioni sulla casa, vita e auto.


Il nuovo bollo dei conti deposito e il suo inutile Aumento improvviso


L'imposta di bollo dei conti deposito è quindi salita a quota 2 per 1000, applicandosi senza motivazione a prodotti di genere davvero inutile. Infatti le spese da pagare maggiorate, riguarderanno le comunicazioni mensili e trimestrali che il risparmiatore riceverà a casa, per i prodotti finanziari attivi e gli andamenti del proprio conto deposito.


Come si fa a calcolare il bollo sui conti deposito?


Per calcolare il nuovo bollo dei conti deposito, bisogna prendere in considerazione il valore di mercato aggiornato, reperibile presso i siti di finanza (come Yahoo), oppure presso la propria banca. In caso in cui ci fossero problemi, nel ricevere questi dati, si potrà egualmente calcolare la tassa con la quota nominale o valore di rimborso (rintracciabile sui prodotti finanziari tassati alla fine di dicembre. Cioè a fine anno.) Questo perché le quote (minori o maggiori che siano) relative al bollo, vengono stabilite ogni anno, in base al pacchetto complessivo dei prodotti finanziari e rendiconto in possesso del risparmiatore.

La stessa cosa riguarda anche le compagnie assicurative. Le quali saranno loro stesse ad applicare la nuova tassa sulle assicurazioni. A definire questa nuova legge di calcolo del bollo per le comunicazioni, a riguardo delle polizze, è stata l’attuale: “legge di stabilità” norma vigente in Italia.


Aggiungo anche che: alcune banche, previa comunicazione, possono bloccare l'invio delle comunicazioni al cliente e di conseguenza far azzerare le spese (bisogna cessare i rapporti con la banca) con l'istituto. L'unico problema è che non tutte le politiche bancarie permettono la soppressione delle comunicazioni. Per quanto riguarda i calcoli, come ho precedentemente indicato, tutto si basa sulle comunicazioni finanziarie dell’intero anno. Quindi dall'apertura del conto, fino alla chiusura dello stesso.

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