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Rimodulazione delle tasse comunali Imu e Tasi con aumento per chi affitta

A quanto pare, anche dopo provvedimenti e discussioni sulla rimodulazione delle tasse comunali Imu e Tasi, la pressione fiscale rimarrà sempre la stessa! Infatti fino a fine 2015 le due tasse, porteranno nelle casse dello Stato, entrate pari a 52,7 milioni di euro, rispetto ai 52,9 milioni di euro dell’anno precedente.

Come infatti ho preannunciato è stato eseguito un cambiamento per chi decide di affittare case, appartamenti o ville a canone concordato. Codesto cambiamento “purtroppo” vedrà aumentare l'aliquota Imu fino allo 0,89 per mille, rispetto al precedente 0,7 per chi affitta,. Anche se è giusto dire che rispetto alla gente che affitta a canone di mercato, le quote sono più basse; infatti per il canone di mercato si paga anche l’1,04.


Rimodulazione delle tasse comunali Imu – chi resta e chi se ne va?


A fronte di tutto questo resta invariata la cedolare secca; la quale presenta l'IRPEF al 10% e non al 21%. Oltre al fondo di garanzia indetto dai comuni (non tutti) per l’aiuto al pagamento in caso di morosità. Il pagamento copre un intero anno d’affitto.

La rimodulazione delle tasse e l’aumento dell’aliquota Imu, non era una cosa voluta, ma a quanto pare necessaria per consentire alle casse comunali un introito. Infatti questo nuovo aumento per chi affitta, porterà circa 500.000 euro in più nelle casse comunali, rispetto agli altri anni. Tutto questo, pare sia stato deciso ed approvato per via dell’abbassamento delle case affittate mediante la tipologia del canone concordato.

A quanto pare neanche le agevolazioni proposte hanno favorito l’aumento degli affitti a canone concordato; che di fatti invece che salire in questo periodo, sono calati del 20% in soli 3 anni. Dite che il problema riguarda i costi troppo elevati o uguali a quelli di mercato? Penso proprio di si…

Rimodulazione delle tasse comunali Tasi – cosa cambia?


rimodulazione-tasse-comunali-imu-tasi-affitto
La rimodulazione delle tasse comunali Tasi pare sia migliore, visto e considerato che le agevolazioni sono state rinnovane e aumentate per anziani e invalidi. Il tutto con uno sgravio fiscale di 30 euro per tutti coloro che dimostrano di avere un reddito pari a 12.000 euro, rispetto ai 9.000 degli scorsi anni.

Sicuramente questo passaggio, consentirà a molte persone di approfittarne a fronte degli anni precedenti, dove potevano farne domanda solo una piccola parte.

Restano invece invariate le leggi e i calcoli per la Tasi sulla casa. Dove infatti, non è prevista nessuna Tasi per gli affittuari; mentre per quanto riguarda la prima casa di proprietà la Tasi avrà lo stesso valore pari al 2,5 per mille, con un’addizionale di 0.8 che verrà poi offerta con detrazioni a chi si trova in difficoltà economiche.

Altri dettagli, aumenti e aggiunte finali:


Sono aumentate anche le spese e le ore per tutelare i bambini minori stranieri senza genitori, per gli anziani, che arrivano a circa 85.000 ore e anche per un ulteriore assistenza alle persone disabili.

Inoltre è stato anche accettato il fondo di 400.000 euro per la No Tax a favore delle nuove imprese, avente all'interno del loro organo strutturale, almeno un solo dipendente. Il tutto quindi è pronto e tra poco sarà stanziato e proposto il nuovo bando per l’ottenimento dei rimborsi sulle varie tasse locali.

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