Cartelle esattoriali equitalia nulle: sentenza, nullità e pagamento

È davvero possibile non pagare le cartelle esattoriali? Esistono delle cartelle equitalia nulle? A quanto pare, oggi dietro ad una sentenza organizzata, col fine di fermare il pagamento delle cartelle esattoriali messe in atto e controfirmate da un dirigente decaduto ed oltretutto senza alcun potere su questo tipo di operazioni; esiste la possibilità di avvalersi delle nuove leggi e mettersi contro il Fisco in modo da non versare i pagamenti ad Equitalia per le cartelle nulle e scadute.

A confermare il tutto, creando un elevato grado di scompiglio, è stata la Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso; la quale ha deciso di inviare una notifica al Fisco indicando che le cartelle esattoriali equitalia erano da considerarsi nulle. Questo perché emesse tramite un atto firmato e gestito da un dirigente senza l’autorità ed i poteri per farlo. La notizia più importante è che la nullità non riguarda solo l’accertamento fiscale che si potrebbe ricevere da parte dell’Agenzia delle Entrate; ma anche la nullità della cartella ricevuta da saldare in merito ai rispetti debiti da pagare ormai scaduti e notificati via posta.

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Cartelle esattoriali equitalia nulle: ricorso e sanzioni 2016


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Questo aspetto apre le porte a tutti i debitori (scopri: come controllare i debiti online Equitalia) che vogliono presentare un ricorso. Il motivo? Semplice se un atto lo si può considerare nullo; tale opposizione e decisione la si può prendere in qualsiasi momento e per questo si possono far valere i propri diritti in qualsiasi momento! Infatti tutto ciò consente il ricorso delle cartelle esattoriali a chi:

  • Dovesse aver ricevuto un accertamento fiscale a casa;
  • Volesse presentare o avesse già presentato un ricorso contro l’ultimo già fatto;
  • Senza successo avesse già presentato ricorso di 1° o 2° grado;
  • Avesse fatto passare i 60gg dal giorno della notifica di pagamento;
  • Avesse ricevuto i documenti dell’Agente di riscossione senza presentarlo davanti al giudice;
  • Non ha fatto opposizione vedendosi recapitare a casa la comunicazione esattoriale di Equitalia;
  • Infine non avesse mai deposto una reale opposizione contro la nullità delle cartelle Equitalia.

Sentenza e nullità cartelle Equitalia di pagamento

Come si sono accorti del problema il cittadino e la Commissione Tributaria Provinciale? E cos'è successo? È successo che hanno dato ragione al contribuente cogliendo la sua domanda di ricorso per l’annullamento e rendendo nulla la cartella equitalia di pagamento a fini Irap e Iva. Ciò che ha succitato sospetto, come ho già indicato è stata la firma del dirigente non autorizzato o meglio non qualificato per farlo; questo aspetto a reso quindi a pieni titoli la nullità della cartella esattoriale dando ragione al cittadino che ha fatto ricorso.

La sentenza ha quindi dato ragione al contribuente, (opposizione messa in evidenza da parte della corte Costituzionale) dichiarando nulle tutte le procure firmate da tale o tali dirigenti senza concorso. Ciò che è stato fatto dal contribuente per farsi sollevare dal pagamento è stato quello di: presentare un ricorso già in data della prima sentenza; integrazione dell’atto spiegandone le motivazioni; ha indicato nella lettera l’ingiusta l’illegittimità del pagamento visto che era stata firmata da un funzionario senza autorità; ed infine ha citato la Corte costituzionale in appello.

Logicamente la risposta da parte di Equitalia è stata quella di affermare il contrario, dicendo che è impossibile impugnare una sentenza di tale tipo se la cartella esattoriale fosse già stata emessa e confermata. Quindi non si può fare ricorso per cartelle di pagamento emesse, se sono già scaduti i termini d’impugnazione. Mi spiace per loro, ma non è assolutamente vero! A confermare il tutto troviamo la Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso; la quale afferma che la nullità della cartella esattoriale è valida ed inoltre può essere presentata in qualsiasi momento!


Nullità cartelle Equitalia: sentenza e termini


Secondo la normativa di legge italiana, la pronuncia di illegittimità costituzionale non comporta una sola la nullità o abrogazione della sentenza della norma andando contro la costituzione; ma più che altro una sorta noncuranza della stessa, facendo stare – in questo caso la sentenza sulla cartella esattoriale – il problema in corso in un intermezzo tra abrogazione (regola ex nunc) e nullità (ex tunc). Questo determina la fine della sua adeguata validità nei confronti dei cittadini, impedendo l’accettazione a rapporti passati dopo la pubblicazione delle sentenze già avvenute; a patto che estenda i suoi effetti in modalità retroattiva sugli annullamenti. Quindi tali concetti ci consentono di capire che ogni accertamento fiscale che fa riferimento alle norme incostituzionali è in poche parole nullo. La nullità anche se non presa in considerazione nei termini prestabiliti si riflesse come uno specchio anche sulle successive e future cartelle esattoriali inviate da Equitalia.

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