Costo imposta di bollo conto corrente + esenzione

Imposta di bollo su conto corrente è una tassa da pagare per tutti coloro che hanno in banca giacenze superiori ai 5.000 euro. Lo stesso discorso vale anche per i conti deposito, i conti postali, i libretti di risparmio e i buoni fruttiferi. Il costo imposta di bollo conto corrente è pari a 34,20 euro all'anno per i clienti fisici.

Mentre per le ditte, imprese e grosse società è di 100 euro all'anno. Per le aziende l'imposta di bollo da pagare è attiva anche sui rendiconto, estratti conto e tutti gli altri prodotti di genere economico finanziario.

Anche se la tassa da pagare non è poca, possono dirvi che il costo rimane fisso a 34,20 euro annui per le persone fisiche e 100 euro all'anno per le aziende. Codesta tassa, si dovrà pagare solamente se si superano i 5.000 euro in banca, in posta o in qualsiasi altro deposito. Come ben sappiamo il costo non viene prelevato in un solo e unico importo, ma in differenti fasce, che sono cosi suddivise:

  • Banche operano mensilmente, prelevando dal conto del correntista fisico 2,85 euro ogni mese.
  • Banche operano trimestralmente, prelevando dal conto "persona fisica" 8,55 euro ogni 3 mesi.
  • L’imposta di bollo per le aziende e attiva mensilmente per un costo pari a 8,30 euro al mese.
  • Oppure per le banche che operano trimestralmente, si riceverà un prelievo di 33,33 euro ogni tre mesi.

Costo imposta di bollo conto corrente – cosa si deve pagare e cosa non si paga?


Purtroppo il costo imposta di bollo è ormai ovunque. Infatti basta pensare che è attivo sui rendiconti dei libretti di risparmio, sugli estratti del conto corrente, per le comunicazioni finanziarie (con un valore percentuale pari a 1,5% ogni anno), sulle fondazioni bancarie e sui rapporti tra enti gestori.

Dal pagamento dell’imposta di bollo conto corrente, sono esclusi i confidi, enti senza scopo di lucro e piccole imprese. Ad esse si uniscono anche delle banche che permettono al cittadino di possedere un conto corrente senza imposta di bollo, qualsiasi essa sia la cifra presente sul proprio conto; come ad esempio: La Banca Arancio con il conto corrente ING Direct, il Credito Valtellinese con il conto corrente “ContoInCreval”, il Banco Popolare Conto corrente YouBanking e infine anche la banca MedioBanca con il conto corrente “CheBanca!”.

Quando viene richiesta la tassa sul bollo e quali sono i costi?


Tabella valori imposta conto corrente C/c - dettagli bollo
La tassa è stata aggiunta mediante la legge proposta nell'art. n°13, comm. 2/bis, che fa capo alla norma D.P.R. numero 642 del 1972. Essa prevede appunto un costo fisso annuale, pari a 34,20 euro. Proprio grazie a questa legge le banche possono prelevare il denaro dai nostri conti correnti bancari e pagare le spese. L'unico problema per gli istituti, avviene quando un correntista, non supera la soglia minima dei 5.000 euro e per quanto motivo, non può “pertanto” avviare la pratica di prelievo dei 2,85 euro al mese dal suo conto. Il mio consiglio e questo di optare per gli istituti che non fanno pagare l’imposta di bollo sui conti correnti o se preferite, cercate di non superare il limite massimo, magari aprendo più conti correnti o depositando i vostri soldi in avanzo su un fondo pensione o in un conto deposito ad alti interessi!

Quando si può richiedere l’esenzione imposta di bollo conto corrente?


Si può richiedere la reale esenzione dai pagamenti di imposta del conto corrente, quando gli estratti conto dei 12 mesi non superano mai la soglia dei 5.000 euro, se nel corso del mese o del trimestre si possiedono sul conto meno di 5.000 euro, se il proprio saldo del libretto o conto corrente è pari a zero (in rosso) o in alternativa per tutti coloro che nella dichiarazione Isee non superano la quota di 7.500 euro.

Ricordo che tutti coloro che operano online con conti correnti via web o per le persone fisiche che gestiscono il proprio denaro mediate moneta elettronica, non sono obbligati a pagare l’imposta di bollo; l’importante e che non sia indicato il contrario, con qualche clausola bancaria relativa ai conti correnti o ai conti di pagamento IMEL associati al richiedente.

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