Assegno di povertà a chi spetta 2016 e come funziona

Con la nuova legge Inps 2016 è stato attivato anche il programma sussidi 2016. Questo programma consente ai più disagiati di ottenere un assegno di povertà, così da arrivare a fine mese senza problemi alcuni. Secondo quanto indicato dal Governo, il seguente sussidio verrà offerto a circa 5 milioni di italiani (media stimata dei cittadini che attualmente ne hanno bisogno per vivere) che ora come ora vivono in condizioni pessime e con assegni mensili lavorativi e non sotto la soglia di povertà minima possibile.

Stando anche alle ultime notizie offerte dal giornale il Messaggero, pare che il tesoro abbia saputo offrire una copertura d’aiuto pari a 2,4 miliardi di euro. Tale somma divisa in maniera consona permetterebbe ai cittadini un assegno di povertà pari a 780 euro al mese fino ad una nuova assunzione o lavoro.


Assegno di povertà a chi spetta - requisiti 2016


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Inps: Assegno di povertà 2016 offerto per chi è disoccupato
L'assegno mensile infatti rimarrà vincolato presso nel casse dell'Inps. Esso verrà poi successivamente offerto ed erogato solo se si rispettano i 2 requisiti fondamentali indicati, che sono:

  • Di cercare un nuovo lavoro se disoccupati durante il sostegno economico mensile;
  • Partecipare ai programmi di riabilitazione per disoccuapti ed inserimento sociale.

Lo stesso trattamento spetterà anche alle persone con età superiore ai 55 anni, che durante l’anno 2015/2016 hanno perso il lavoro e ne sono rimasti senza. L'assegno di povertà 2016 sarà dunque offerto anche ad un’altra fetta di disoccupati (si parla di quasi 1 milione di cittadini) sotto caloroso auspicio del presidente Inps. 



Assegno di povertà 2016 come funziona?


Come per tutte gli altri aiuti economici offerti durante gli anni, anche in questo caso, per essere accettati al programma si dovranno superare i criteri riguardanti la dichiarazione dei redditi + quelli previsti nel modello Isee. Ma come funziona il sussidio o assegno di povertà in Italia? L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale con l’aiuto di del Governo, metterà in atto delle campagne sul territorio, cosi da ricevere l’attenzione da parte di chi realmente ne ha bisogno; in questo modo le famiglie disagiate potranno partecipare e farne richiesta e di conseguenza al contempo lo Stato potrà controllare che i soldi offerti con l’assegno mensile siano utilizzati esclusivamente per agevolare i propri fabbisogni primari.

L’assegno di povertà concesso andrà ad incorporarsi con il sussidio già attivo “sotto forma limitata” sul territorio da circa 2 anni. Il sussidio è chiamato: “Sia" o meglio indicato come Sostegno per l'inclusione attiva dei cittadini italiani. Questo contributo economico di 360 euro è stato offerto negli ultimi due anni a più di 10.000 abitanti residenti nelle varie città aventi una popolazione superiore ai 250.000 cittadini.

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