Mutui: 5 ragioni per scegliere il tasso variabile oggi

In molti ogni qualvolta devono recarsi in banca per la scelta del mutuo rimangono dubbiosi su cosa sia meglio: mutuo a tasso variabile o fisso? È una domanda comune che assilla quasi tutti i mutuatari italiani in procinto di acquistare una casa o qualsiasi altra struttura immobiliare. Questo aspetto per la maggior parte, prende di mira i debitori, che non sapendo scegliere l’offerta di mutuo migliore, rimangono indecisi se:

  • Optare per il fisso è avere tra le mani un mutuo sicuro con rate costanti, ma ad un prezzo più elevato rispetto ad altre tipologie di finanziamento;
  • Oppure optare per il variabile ma avere sempre l’incertezza di un incremento continuo delle rate prima della scadenza finale del debito.

Logicamente chi prende o meglio sceglie di pagare il mutuo tramite interessi variabili, può essere certo di iniziare il pagamento delle rate con rate basse, ma al contempo con il rischio che in futuro si alzino più del tasso fisso (questo succede se di conseguenza aumenta anche in costo del denaro). Logicamente ogni operazione la si deve ponderare nel dettaglio, in modo che la valutazione finale sia correlate con le nostre risorse economiche finanziarie. Ecco perché oggi con questa guida cercherò di spiegarvi quali sono i motivi principali, le ragioni e i consigli per i quali si dovrebbe scegliere un mutuo a tasso variabile oggi in Italia.


Mutui a tasso variabile oggi perché sceglierli?


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Come abbiamo detto i mutui variabili sono molto più rischiosi di quelli fissi e proprio per questo motivo il loro costo e minore rispetto ad altri finanziamenti di pari importo. Questo è un motivo per il quale la gente decide di optare inizialmente per i mutui a tasso variabile, per poi molto probabilmente cambiare tipologia e dedicarsi esclusivamente a quelli fissi. Ad esempio chi decide di accendere un mutuo a tasso variabile di 140.000 euro per una casa che vale anche più di 200.000 euro, il risparmio sarà di circa 70 euro con una media annuale pari a 800 euro. Logicamente più l’importo è alto, ad esempio per chi parte subito da un mutuo di 210.000 euro, più il risparmio è maggiore; infatti si parla di circa 95 euro al mese per un totale più o meno di 1.150 euro l’anno.

Ora con l’abbassamento dei tassi minimi, attivare un mutuo in Italia è molto più conveniente rispetto al passato; però se nel corso di questi anni futuri il costo del denaro continuerà ad aumentare, di conseguenza anche il costo dei mutui salirà. Quindi chi dovesse accendere oggi un mutuo variabile dovrà tenere in considerazione che tra qualche anno il rimborso da dare alla banca sarà maggiore rispetto a ciò che aveva calcolato in passato. Però è anche vero che se invece la situazione rimarrà invariata per diversi anni (ad esempio 3 o 4 come indicato dal presidente della Banca Centrale Europea) chi sceglierà un mutuo variabile avrà la possibilità di risparmiare diverse migliaia di euro durante il pagamento delle rate mensili. Mentre chi avrà optato per il fisso il costo sarà sempre lo stesso.

Ad esempio per quanto riguarda gli esempi precedenti di acquisto casa, chi compra un appartamento oggi dovrà pagare la rata del mutuo con un ammontare che varia dai 600 ai 700 euro al mese. Il tutto come già indicato varia dalle oscillazioni di mercato (rialzo e ribasso) anche se secondo gli analisti finanziari, il mercato resterà in una situazione di stallo per almeno 8/10 anni. Diciamo che alla fine attivare dei mutui a tasso variabile oggi è una scelta importante che se azzeccata permetterebbe di risparmiare moltissimi soldi sulle rate rispetto a quelli che si andrebbero a pagare con un tasso fisso.

Facendo qualche esempio e comparazione ho deciso di fare una ricerca sui migliori siti online di analisi dei mutui e ho scoperto che le banche meno costose sono: la CheBanca! con la quale si paga una rata di circa 660 euro avente un taeg dell’1,99%; la Banca Dinamica con una rata di 670 euro avente un taeg dell’1,97% e la WeBank con una rata di 670 euro avente un taeg dell’1,94%.

Per chi non lo sapesse i mutui a tasso variabile sono collegati all’Euribor che hanno una scadenza che varia tra uno o 3 mesi. Esso è considerato dagli analisti in negativo per via del suo continuo abbassamento rispetto agli anni precedenti; ma anche se in negativo offre la possibilità di avere dei tassi minimi storici e attivare un mutuo variabile oggi (sempre se rimane costante per gli anni futuri) con prospettive ottime di risparmio futuro. Logicamente tutto non ha una base solida, ma solo delle supposizioni da parte di analisti del mercato.

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