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Condizionatori: come sfruttare il bonus fiscale

Sfruttare il bonus fiscale 2016 per la propria casa. Grazie ai bonus fiscali offerti dal Governo, con l’acquisto di un nuovo condizionatore o il cambiamento dello stesso durante i lavori di ristrutturazione della casa è possibile usufruire di una detrazione del 50% a patto che il nuovo impianto installato nell'appartamento sia a pompa di calore. Quindi con un impianto che non permette il solo raffreddamento durante i periodi estivi, ma anche calore durante quelli invernali è possibile ridurre la tassa aliquota dal 22% al 10% in un attimo. Ecco perché oggi oltre a tutte le altre guide presentate in merito alla seguente iniziativa, volevo fare un riassunto generale di quanto successo ed indicare a tutti come sfruttare il bonus fiscale per i condizionatori in Italia.

Il bonus fiscale sfruttabile su una spesa di 96.000 euro e disponibile fino alla fine dell’anno 2016. In molti eseguono questo tipo di cambiamento durante i lavori di ristrutturazione edilizia, in modo da fare tutto in uno e non pensarci più; tuttavia non è necessario mettere in atto una ristrutturazione per applicare una detrazione dei costi sui condizionatori. La cose importanti da tenere in considerazione sono principalmente: il risparmio energetico, l’installazione dei nuovi impianti a basso consumo che utilizzano le fonti di energia rinnovabili e la sostituzione del vecchio condizionatore con uno nuovo avente sull'etichetta la voce: A, A+, A++ o A+++ in modo da ridurre i costi e le spese mensili da pagare in modo notevole.


Come sfruttare il bonus fiscale sui condizionatori e risparmiare soldi tutto l’anno


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Quindi per poter mettere in atto lo sgravio fiscale ed utilizzare gli incentivi sui condizionatori anche senza ristrutturazione è importante finalizzare le operazioni, come operazioni a risparmio energetico. Così facendo (come avviene per i condizionatori ad aria ed a riscaldamento) si avrà modo di comprare il modello che più ci piace, farci rilasciare la fattura, la partita IVA e tutti i dati correlati per poter poi richiedere lo sconto per il bonus 2016. Comunque per essere al 100% certi che la vostra scelta sia delle migliori, vi consiglio di consultare il sito dell’agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) e ricercare le voci: agevolazioni Irpef, bonus fiscale e ristrutturazioni edilizie. Se in questi è presente la voce: “sostituzione condizionatori e caloriferi per risparmio energetico” allora vorrà dire che potrete eseguire il tutto senza problemi e preoccupazioni. Ricordo che all'interno del sito dell’Agenzia è presente anche una tabella dati con i vari valori disponibili riguardanti l'efficienza energetica del prodotto.

Cosa non fare per perdere il bonus fiscale e richiederlo al 100%

Per essere sicuri di ricevere il bonus fiscale sui condizionatori e non perdere lo sconto Irpef è importante eseguire questa esatta procedura:

  • Primo - effettuare il pagamento del condizionatore con bonifico bancario o pagamento postale, anche tramite carta di credito.
  • Secondo – è necessario richiedere a chi di dovere (installatore) un certificato di conformità valido per il risparmio energetico.
  • Terzo – mettere da parte il certificato e documenti ricevuti da consegnare al Fisco in caso di richiesta e detrazione fiscale per la casa.

Come avevo già spiegato in una precedente guida: “certificazione dell’impianto e libretto” la richiesta di un documento che attesti la reale conformità dell’impianto nuovo installato vi consentirà di ottenere gli incentivi richiesti senza problemi e di conseguenza avere un prodotto a norma di legge. Inoltre permetterà anche a voi stessi di capire esattamente le caratteristiche dettagliate dell’impianto acquistato, oltre a risparmio che si potrà ricavare da esso.

Riduzione dell’Iva per gli impianti di condizionamento

Per gli impianti di condizionamento, pompe di calore, condizionatori con riciclo dell’aria nell'ambiente; la riduzione Iva è già presente tra le spese detraibili al 50%. Ed essi si aggiunge infatti solamente il 10% dell’aliquota IVA per quanto riguarda le spese di installazione e l’acquisto extra di oggetti e parti utili per il condizionatore. Quindi ribadisco ancora una volta per sicurezza, che per quanto riguarda la parte relativa all'acquisto, la tassa Iva del 10% si potrà usufruire solamente per la manodopera e i materiali acquistati correlati all'impianto.


Condizionatori: come richiedere la detrazione fiscale al 65%


La detrazione 65% sugli impianti di condizionamento è applicabile solamente se si decide di sostituire il condizionatore in modo totale o in modo parziale solo parte riguardante la pompa di calore già esistente. L’importo massimo è di 30.000 euro in questo caso è può essere detratto in 10 anni. A differenza degli altri sgravi sui condizionatori, qui si può sfruttare il bonus fiscale del 65% per tutti gli edifici e contribuenti, senza nessun lascito. Il che significa che può essere usufruito da persone fisiche, imprese, ditte, società e compagnie su qualsiasi tipo di struttura, come ad esempio: palestre, case, ville, negozi, Alberghi, edifici residenziali, condomini, negozi, capannoni e villaggi.

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